In mostra più di settanta pannelli fotografici che ritraggono capolavori di architettura. L'esposizione, sostenuta dalla Japan Foundation, vuole illustrare e promuovere l'omonimo progetto nato nel 1988 per volontà delle autorità governative della prefettura di Kumamoto.
Pioniere di Kumamoto Artpolis fu infatti l'ex governatore Morihiro Hosokawa (primo ministro giapponese dall'agosto 1993 all'aprile 1994) che in seguito alla sua visita studio all'Internationaler Bauausstellung di Berlino (IBA, un' esibizione internazionale di architetture dedicata per la prima volta alla ricostruzione di una intera regione), rimanendo colpito dall'idea di rimodernare una città o una zona attraverso una mostra di architettura, pensò alla possibilità di organizzare qualcosa di simile in Giappone nella prefettura di Kumamoto. Nasce così un movimento destinato ad incrementare la cultura architettonica di questa regione del Kyushu. Il progetto ha ispirato, infatti, la realizzazione di una settantina di edifici (non solo musei e biblioteche, ma anche edilizia abitativa, scuole, bagni pubblici, posti di polizia, ponti ecc.) il cui concept valorizza non solo il design ma anche la funzione.
Giunto ormai al suo ventunesimo anno di vita Kumamoto Artpolis ha avuto come commissari i maggiori architetti giapponesi: Arata Isozaki (dal 1988 al 1989), Teiichi Takahashi (dal 1989 al 2005) e Toyo Ito (dal 2005 attuale commissario), raggiungendo il punto più alto nel 1992 con la prima mostra architettonica internazionale e nel 1993 con la consegna di un premio culturale da parte dell'Architectural Institute of Japan (AIJ) a Joji Fukushima, governatore della prefettura di Kumamoto in carica a quel tempo, come riconoscimento per gli obbiettivi raggiunti dal programma. Fra i meriti del progetto va menzionato l'impegno profuso nel cercare un punto d'incontro fra architetti e residenti locali, al fine di collaborare nell'offrire migliori soluzioni funzionali alla comunità, e la prerogativa di dare largo spazio a giovani architetti.
L'esposizione, oltre a presentare alcuni dei capolavori dell'architettura contemporanea giapponese ideati in occasione del progetto, intende sottolineare il forte legame esistente tra architettura e cultura.
Periodo mostra: 18 maggio - 2 luglio 2010 | ingresso libero
Orari mostra: lun-ven 9.00-12.30/13.30-18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13.00
Istituto Giapponese di Cultura via Antonio Gramsci 74 - Roma
T. 06.3224754 / 94 | W. www.jfroma.it
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