Presso la Facoltà di Architettura di Genova, incontro con il paesaggio con Renata Lodari, paesaggista, professore incaricato per il Corso di Elementi di Botanica presso il Politecnico di Torino II Facoltà di Architettura e responsabile dell'Archivio Ville e Giardini del Museo del Paesaggio di Verbania per attività di censimento, catalogazione e valorizzazione dei giardini storici del Piemonte.
Introduce Federica Larcher, ricercatore Dipartimento Agroselviter, Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Torino
Il Piemonte è una regione ricca di giardini che stabiliscono rapporti precisi con i suoi diversi paesaggi, descrivono la storia dei luoghi e ne illustrano la cultura. I giardini esistenti in questa regione formano un patrimonio complesso, stratificato nel tempo e, inaspettatamente, molto più ampio dei ben noti giardini delle dimore sabaude. Integrati in ogni paesaggio piemontese - la campagna, la montagna, il lago, la città - i giardini formano sistemi territoriali importanti nel definire l'aspetto dei luoghi e possono rappresentare il punto di avvio per la riqualificazione dei luoghi medesimi.
A partire dal 2004, il patrimonio dei giardini piemontesi è stato oggetto di studio nell'ambito di un'apposita campagna di censimento e pre-schedatura realizzata dall'Archivio Ville e Giardini del Museo del Paesaggio di Verbania. Compresa nell'attività che la Regione Piemonte svolge nell'ambito della L. R. 22/83 Interventi per la salvaguardia e lo sviluppo di aree di interesse botanico e affidata con un'apposita convenzione alla storica istituzione verbanese, la conoscenza del patrimonio regionale dei giardini è ritenuta la prima tappa di un processo conoscitivo strategico per la tutela del paesaggio ed è mirata alla messa a punto di azioni di valorizzazione e conservazione di quel patrimonio, ingente sia sul piano quantitativo (circa 1.500 toponimi censiti riferiti a diverse tipologie di giardini pubblici e privati: di castelli, di palazzi urbani, di villa, di strutture produttive, di alberghi, di complessi religiosi, botanici, arboreti, ecc.) sia su quello qualitativo per il notevole valore di tutte le sue componenti, architettoniche, storiche, sociologiche, antropologiche, botaniche e ambientali. Sul piano operativo, il censimento del patrimonio ha compreso due fasi temporali di lavoro, una di indagine storico-bibliografica e archivistica e l'altra di indagine territoriale diretta, mediante la schedatura sintetica della singole entità censite, completando i campi descrittivi previsti dalle schede dell'ICCD del Ministero per il Beni e le Attività Culturali. In entrambe, l'individuazione dei toponimi giardino si è sviluppata sui territori provinciali e oggi è completata per sette delle otto province piemontesi, essendo in corso le indagini relative alla provincia di Torino.
La "filosofia" del lavoro - quale eredità del pensiero di Antonio Massara fondatore cento anni or sono del Museo del Paesaggio - è quella di non assegnare gerarchie di valori alle entità individuate, nel convincimento che ogni bene culturale è legato al territorio in cui esso si trova e che il suo riconoscimento, per impostare correttamente la sua valorizzazione, deve avvenire mediante la lettura complessiva dei fattori culturali e storici che lo definiscono. Il lavoro dell'Archivio dei Giardini, che comprende anche la compilazione di un Atlante dei giardini del Piemonte e lo studio sui contenuti di una legge regionale specifica per i giardini, definisce i contorni di una parte importante del paesaggio piemontese e, approfondito e reso disponibile alle amministrazioni, consentirà l'impostazione di programmi di conservazione e valorizzazione.
Appuntamento: mercoledì 21 marzo 2012, ore 14.30
Facoltà di Architettura di Genova - Stradone Sant'Agostino, Aula 5H
Il seminario fa parte del ciclo "Incontri con il paesaggio 2011/2012 - III edizione" organizzato nell'ambito del nuovo Corso di Laurea magistrale interateneo in Progettazione delle Aree verdi e del Paesaggio che vede coinvolte quattro Facoltà: Agraria dell'Università degli Studi di Torino, Architettura del Politecnico di Torino, Agraria dell'Università degli Studi di Milano e Architettura dell'Università degli Studi di Genova.
programma completo degli incontri su: http://agraria.campusnet.unito.it
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