I prossimi giovedì 5 e venerdì 6 giugno 2014, dalle ore 9 alle ore 11, l'Hotel Monaco & Grand Canal di Venezia (San Marco 1332) ospiterà la nuova edizione di Greenhouse Talk, evento promosso dall'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e curato quest'anno da Hans Ibelings, critico e storico dell'architettura, direttore di The Architecture Observer.
Dopo il successo della prima edizione svoltasi nel 2012, Greenhouse Talk offrirà al pubblico una nuova serie di conversazioni mattutine, legate al tema "Fundamentals" scelto da Rem Koolhaas per la 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Come di consueto, i numerosi e prestigiosi ospiti chiamati a riflettere sull'evoluzione dell'architettura in ambito internazionale, offriranno il loro contributo nella forma di un colloquio ospitato in un ambiente raccolto e privilegiato a margine della kermesse veneziana.
Greenhouse Talk intende affrontare due tematiche che sono alla base della cultura progettuale architettonica: il futuro della professione e quello della rappresentazione dell'architettura. Due argomenti sempre più attuali e stringenti che, nello scenario complesso delle nuove esigenze sociali, dei mutati assetti geopolitici, della crisi economica, impongono di essere sviscerati, compresi, ridefiniti secondo modelli alternativi, capaci di interpretare una realtà sempre meno stabile, in viaggio verso nuove configurazioni.
Giovedì 5 giugno
Fundamentals #1. What will be the future of the architectural profession?
L'incontro indaga i possibili sviluppi futuri della professione architettonica, in questo momento imbrigliata nella crisi del mercato, oltre a essere al centro di un fenomeno che vede le diverse discipline legate alla progettualità incrociarsi, sovrapporsi, lambire l'una i confini dell'altra. Ormai da anni la crisi economica ha diminuito la domanda di edilizia, questo almeno nei Paesi europei, anche in relazione alla contrazione numerica della popolazione.
«Cosa sta succedendo fuori dall'Europa? E nei Paesi dove la popolazione sta ancora crescendo, la domanda di architettura - peraltro dello stesso tipo di quella europea - durerà a lungo come è accaduto in Europa? L'architettura è destinata a diventare un prodotto di esportazione europeo o c'è spazio per un'architettura che sia diversa da quella che, a causa dell'egemonia occidentale, sembra essere diventata indicativa per il mondo intero? Nell'ultimo secolo se da un lato è aumentata la specializzazione, dall'altro molti progettisti si sono trovati a superare i tradizionali confini della propria disciplina. Si tratta di una fase transitoria o questi differenti approcci porteranno a una sostanziale trasformazione della professione?».
Sono questi gli interrogativi sollevati da Hans Ibelings, sui cui si confronteranno nomi di rilievo internazionale che mostreranno, nell'interpretare il tema proposto, alcuni dei loro nuovi e più recenti lavori.
Partecipano:
Joe Osae-Addo (Constructs LLC, Accra, Ghana), Bijoy Jian (Studio Mumbai, Mumbai, India), Nanne de Ru (Powerhouse Company, Rotterdam, Paesi Bassi), Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen (Pezo von Ellrichshausen Architects, Concepción, Cile), Daan Roosegaarde (Studio Roosegaarde, Waddinxveen, Paesi Bassi), Ma Yansong (MAD Architects, Beijing, Cina) e Cino Zucchi (Cino Zucchi Architetti, Milano, Italia).
Cino Zucchi Architetto, nuovo centro direzionale Lavazza a Torino
MAD, Sheraton Huzhou Hot Spring Resort, foto di Xiazhi
Venerdì 6 giugno
Fundamentals #2. Representation of architecture
Nuove riflessioni, correlate alle precedenti, introducono il tema della seconda conversazione. Negli ultimi decenni, ma già all'inizio del secolo scorso, la pratica di esporre, di raccontare, di rappresentare progetti di architettura è cresciuta. E con essa la costruzione di luoghi deputati ad accogliere non solo progetti, ma anche frammenti di architettura. Musei, centri di architettura, istituti, biennali sono proliferati negli ultimi quaranta anni soprattutto in Europa e nel Nord America.
«Se l'architettura sta cambiando - continua Ibelings - quali potrebbero essere le conseguenze sulla sua rappresentazione? In questo momento i principali musei e le loro attività sono ispirati dalla sensibilità occidentale. La migrazione del potere economico verso Est contribuirà a definire un approccio alternativo nel settore della rappresentazione dell'architettura?».
A riflettere su questi argomenti saranno:
Guus Beumer (Het Nieuwe Instituut, Rotterdam), Giovanna Borasi (Canadian Centre for Architecture, Montreal), Ole Bouman (Shenzhen Biennale), Pippo Ciorra (MAXXI, Roma), Aric Chen (M+, Hong Kong), Reinier de Graaf (AMO, Rotterdam), Michelle Provoost (Crimson Architectural Historians, Rotterdam).
GREENHOUSE TALK
giovedì 5 e venerdì 6 giugno 2014, dalle ore 9 alle ore 11,
Hotel Monaco & Grand Canal di Venezia - San Marco 1332
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Biennale, Hans Ibelings dirige le Greenhouse Talk Venezia