Un meeting all'Isola Tiberina per consegnare, alla Caritas e alla Comunità di Sant'Egidio, le case pieghevoli itineranti progettatate dagli studenti del corso di Habitat Design dell'Istituto Quasar.
L'Istituto Quasar, Design University, di Roma, insieme all'International Design Academy di Okinawa (Giappone), ha affrontato quest'anno il tema dell'invenzione di uno spazio di vita per un "committente speciale": l'homeless.
Gli allievi dell'Istituto Quasar presentano i progetti del living box attraverso modelli al vero, disegni e video con interviste e animazione dei progetti stessi in iperrealtà.
L'APH (Associazione Progettisti dell'Habitat), ideatrice e promotrice di questo progetto insieme all'Istituto Quasar, senza pretesa di risolvere con questo contributo i gravi problemi che affliggono gli homeless, pone sul tappeto il ruolo di una progettazione alla ricerca di altre energie comportamentali per una creatività autonoma, attenta anche alle necessità del popolo invisibile. Disegnare un involucro per i senza fissa dimora in grado di proteggerli soprattutto durante la notte è stato un modo di guardare il mondo da una prospettiva "altra", con un forte senso positivo del progetto, con la speranza, in esso celata,di attivare la forza di una straordinaria utopia.
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