Da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre 2008, nelle sedi espositive dell’Arsenale e dei Giardini si terrà l'11. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Out There: Architecture Beyond Building, diretta da Aaron Betsky - già direttore per sei anni del Netherlands Architecture Institute (NAI) di Rotterdam.
La mostra presenterà installazioni appositamente realizzate, manifesti d’intento e scenari utopici. Se all’Arsenale il visitatore incontrerà una ventina di opere di questo tipo, il Padiglione Italia presenterà una ricognizione di lavori sperimentali di giovani architetti e di cinque Masters of the Experiment.
Le Corderie dell’Arsenale si apriranno con Hall of Fragments, di David Rockwell con Casey Jones + Reed Kroloff. Sarà proiettata su schermi un’architettura prima del costruire, attraverso una selezione di film di fantascienza, che in passato hanno mostrato come il nostro mondo sarebbe apparso, nonché film storici che hanno ricreato mondi antichi. Le Corderie presenteranno quindi Installations, installazioni di grandi dimensioni e site specific, che si domanderanno come è possibile sentirsi "a casa" nel mondo. Queste installazioni saranno accompagnate da Manifestos, manifesti d’intento per un’architettura oltre il costruire, che saranno sia su video, sia stampati.
I partecipanti sono: Diller Scofidio+Renfro, UN Studio, Massimiliano Fuksas, Nigel Coates, Droog Design, Philippe Rahm, M-A-D, Coop Himmelb(l)au, Vicente Guallart, Zaha Hadid, An Te Liu, Greg Lynn, MVRDV, Penezic e Rogina, Asymptote, Atelier Bow Wow, Barkow Leibinger Architects, Frank Gehry, Matthew Ritchie in collaborazione con Aranda/Lasch e Daniel Bosia/Arup Agu. A continuare questo tema, ricordando l’Arsenale, una capanna odierna dal Kazakistan di Totan Kuzembaev e il “giardino paradisiaco” di Kathryn Gustafson. Queste installazioni saranno accompagnate, come noto, da Manifestos, manifesti d’intento per un’architettura “oltre il costruire”, mentre Corderie dell’Arsenale si apriranno con Hall of Fragments, di David Rockwell con Casey Jones + Reed Kroloff.
Le Artiglierie dell'Arsenale accoglieranno Uneternal City. Trent’anni da "Roma interrotta", dodici visioni progettuali su Roma e la sua periferia di Centola Associati, Delogu Associati, Giammetta & Giammetta, Labics, n!studio, Nemesi, t-studio, BIG (Danimarca), Clark Stevens-New West Land (Usa), Koning Eizenberg Architecture (Usa), MAD (Cina), West 8 (Olanda). Alle Artiglierie saranno inoltre ospitati i lavori dei primi 10 classificati e delle 40 menzioni d’onore del concorso online per studenti universitari Everyville 2008. Comunità oltre il Luogo. Senso civico oltre l’Architettura, a cura di Aaron Betsky con la collaborazione di Francesco Delogu.
Se all’Arsenale saranno in mostra frammenti e invenzioni che riguardano il prima e il dopo dell’architettura, al Padiglione Italia ai Giardini verrà esposto il lavoro di architetture sperimentali che di per se stesse si muovono oltre il costruire. Una ricognizione dell’architettura sperimentale, Experimental Architecture, realizzata con la collaborazione di Emiliano Gandolfi, metterà in mostra il lavoro di nomi da tutto il mondo coinvolti in questo tipo di opere. Questa ricognizione sarà tenuta insieme da esposizioni monografiche di quegli studi che hanno basato il loro lavoro sulla sperimentazione: Frank Gehry, Herzog & de Meuron, Morphosis, Zaha Hadid e Coop Himmelb(l)au. Infine, al piano rialzato del Padiglione Italia, Upload city, con la collaborazione di Saskia van Stein, presenterà video da YouTube e fonti analoghe, insieme a una serie di video musicali amatoriali e non, che mostreranno l’architettura sperimentale prodotta dalla (o per) la prossima generazione, la quale mette da parte molte delle restrizioni del costruire.
L’11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia presenterà inoltre, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, 56 Partecipazioni nazionali con proprie mostre, numero record per la Biennale Architettura. È Francesco Garofalo il Curatore del Padiglione Italiano alle Tese delle Vergini dell’Arsenale, realizzato in collaborazione con la PARC – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La proposta di Garofalo è intitolata L’ITALIA CERCA CASA. Progetti per abitare e riabitare la città, e pone quella dell’abitare come “questione operativa centrale della nostra cultura architettonica”.
Maggiori informazioni e dettagli sul sito ufficiale della Biennale
www.labiennale.org/it/architettura/
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