Un cimitero realizzato a immagine e somiglianza della città per ospitare i defunti dei prossimi cento anni. Ieri mattina l'architetto Paolo Portoghesi ha presentato al Palazzo del Ridotto il progetto del nuovo cimitero urbano che sorgerà dietro la via Romea: circa 65mila metri quadrati che ospiteranno vasti giardini, un laghetto, una torre, la chiesa e, naturalmente, i loculi.
I lavori inizieranno l'anno prossimo e si diversificheranno in tre fasi: «Mi sono ispirato alla relazione che intercorre tra natura e architettura — spiega Portoghesi — e ho cercato di riprendere alcuni degli aspetti che caratterizzano la città. Inoltre ci sono richiami religiosi e spunti che ho preso dalla letteratura dantesca».
Tra questi, spicca il tema delle figure concentriche, che dai cieli del paradiso della Divina Commedia si sono calati nell'architettura della chiesa e del giardino: i fasci di luce esterna che illumineranno le panche poste all'interno di un edificio sferico filtreranno attraverso rosoni tondeggianti e i visitatori in cerca di silenzio e pace cammineranno tra le file concentriche di alberi e siepi.
Molti dei tratti caratterizzanti dell'opera sono poi stati colti da monumenti caratteristici della città, come la Biblioteca Malatestiana: «Ne sono rimasto affascinato — continua Portoghesi — e ho cercato di riproporre il modo col quale si insinua la luce dai vetri malatestiani anche all'interno della chiesa, con l'intento di creare le migliori condizioni adatte a favorire la preghiera e la meditazione».
L'altro tema di rilievo del progetto è quello del giardino, realizzato con steccati e recinti non molto alti e che riscoprono lo stile italiano: «La gente che ci entrerà — spiega ancora Portoghesi — avrà soprattutto bisogno di trovare pace. Potrà farlo allontanandosi dai rumori e inoltrandosi in un ambiente nuovo, in grado di offrire serenità. Anche per questo abbiamo studiato la collocazione dei loculi in costruzioni concentriche, in modo che allo sguardo non si presenti una lunga distesa di tombini, ma piuttosto un ristretto numero di essi, in modo da rendere l'ambiente meno asettico».
L'ingresso ricorderà la tradizione delle 'domus' romane e sopra i colonnati Portoghesi ha suggerito la possibilità di collocare il mosaico ritrovato in Piazza Fabbri e ora esposto in Municipio.
La chiesa e il giardino saranno subito davanti, prima delle palazzine destinate alle tombe di famiglia e ai loculi che, entro 50 anni, dovranno essere 17.500. In fondo sarà creato un laghetto al fianco del quale verrà eretta una torre che fungerà da ossario.
Portoghesi ha anche provveduto a gettare acqua sul fuoco riguardo alle polemiche nate in seguito all'idea di chiamare il cimitero col nome di 'Giardino degli Assenti': «C'è stato un fraintendimento, perchè quello è il nome relativo a una sezione della mia mostra intitolata ' Natura e architettura' (esposta a Roma, Pechino e Tokyo, e inaugurata a Cesena ieri sera presso il Palazzo del Ridotto, ndr). Il cimitero non avrà nomi di nessun genere, tanto meno ispirati a una sezione della mia esposizione».
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