Ha aperto a Padova il Giardino della biodiversità, nuova sezione dell'Orto botanico di Padova, il più antico orto universitario del mondo. L'edificio ospita le nuove cinque serre e si presenta come un unico piano di vetro, lungo 100 metri e alto 18. Un progetto avveniristico e high tech, progettato dall'architetto Giorgio Strappazzon dello studio VS associati.
Il nuovo edificio si è guadagnato il soprannome di "Giardino delle meraviglie", non solo per la sua maestosa bellezza ma anche per il grado di innovazione. Come spiega il progettista, è stato «concepito come una grande foglia che respira, che produce ossigeno, che si apre e si chiude per regolare la sua temperatura». Una app rileva e interpreta i valori di ossigenazione e temperatura delle piante e crea il clima corretto. «Un edificio a impatto zero sull'ambiente, che purifica l'aria e ottimizza le risorse» dato che forma, articolazione degli spazi e materiali sono ottimizzati per sfruttare al massimo l'apporto dell'energia solare, recuperare le acque piovane e garantire l'autosufficienza energetica e idrica.
Anche l'inquinamento atmosferico è considerevolmente abbattuto da una nanotecnologia applicata sulle superfici interne ed esterne. I pannelli opachi sono rivestiti con un composto fotocatalitico che sfrutta i raggi ultravioletti per dar luogo a una reazione chimica (si stimano150 metri cubi per metro quadro ripuliti dagli agenti inquinanti ogni giorno).
Lo stesso Renzo Piano durante una visita ha definito il nuovo edificio: «Un vero miracolo». Doveva essere pronto in massimo 3 anni, in tempo per Expo 2015, e così è stato. È stato rispettato anche il budget di 20 milioni di euro. «Per portare avanti i nostri piani abbiamo trovato soluzioni adatte ai mezzi a disposizione e ce l'abbiamo fatta» conferma con orgoglio Strappazzon.
Innovativo anche il nuovo sistema di fissaggio delle lastre che non prevede profili esterni. I pannelli prodotti da Veneto Vetro sono stati fissati con speciali piccoli tasselli Fischer, gli FZPG, che infatti non prevedono forature passanti.
Per questo nuovo polo d'attrazione con una previsione di 250mila visitatori nei prossimi due anni.
La galleria vetrata
Il Giardino delle meraviglie è, come sintetizza il rettore Giuseppe Zaccaria, «storia, soluzioni tecnologiche e innovazione». Durante la visita all'interno delle serre i visitatori ammireranno le 1.300 specie vegetali secondo la tematica del rapporto uomo/natura.
Le informazioni saranno veicolate in forma digitale, grazie alla app sviluppata da H-art con tecnologia iBeacon, ma anche rese spettacolari da decine di pannelli espositivi in vetro temperato di grandi dimensioni realizzati da Veneto Vetro con stampa digitale Cromoglass retrostampata per ridurre al minimo i riflessi, agevolando la lettura e contribuendo alla spettacolarità delle fotografie di grandi dimensioni che, stampate ad alta risoluzione, accompagnano teche con reperti o installazioni interattive realizzate in collaborazione con Dotdotdot. La scelta dell'allestimento in vetro stampato è ecologica ed efficiente perché in grado di resistere alle difficili condizioni climatiche delle serre e, al tempo stesso ridurre al minimo i riflessi.
«Questo orto botanico - spiega Telmo Pievani, filosofo delle scienze biologiche - è un grande viaggio nel rapporto tra l'uomo e le piante. Di come l'uomo abbia influito sul loro sviluppo e di come anche esse abbiano determinato lo sviluppo dell'uomo». Un caso esemplare di come sia possa innovare su tutti campi.
Orto botanico di Padova: www.ortobotanico.unipd.it | VS associati: www.vsassociati.it |
Dotdotot www.dotdotdot.it | Cromogross www.cromoglass.com |
Veneto Vetro Progetti www.venetovetro.com | Sistemi di fissaggio Fischer www.fischeritalia.it
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