Il Governo vara la Legge di Stabilità 2015 e a sorpresa inserisce una misura per le partite IVA, una sorta di sgravio al quale si uniscono facilitazioni riservate a chi ha un reddito al di sotto di una certa soglia, ha spiegato il capo dell'Esecutivo. Il pacchetto comprende molti altri interventi, tra cui un abbassamento delle tasse per 18 miliardi, in cui si inserisce l'abolizione definitiva della componente lavoro dall'Irap a partire dal 2015 (una misura da 5 miliardi di euro). Inoltre gli 80 euro in busta paga diventano definitivi e vengono azzerati, per tre anni dall'assunzione, i contributi per i contratti a tempo indeterminato.
Aggiornamento del 17 ottobre
Legge di Stabilità: nasce il nuovo regime dei minimi o forfettario - imposta sostitutiva al 15%, nessuna ritenuta d'acconto e via il limite temporale dei 5 anni.
Il provvedimento sulle partite IVA è stato descritto in maniera sommaria dal premier Renzi in conferenza stampa dopo il varo della manovra: «900mila italiani avranno la possibilità di uno sgravio fiscale per 800 milioni». Lo sgravio, ha continuato Renzi, «si inserisce in delle misure che già sono previste soltanto per i giovani al di sotto dei 35 anni, purché siano al primo lavoro ed abbiano un reddito inferiore ad una certa soglia». Una descrizione che, seppure con qualche imprecisione, sembra far riferimento al regime fiscale di vantaggio del 2012, il quale prevede un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali pari al 5%.
«Le partite IVA con un livello di reddito basso, anziché spendere centinaia di euro per il commercialista, decine di euro per le varie tasse, avranno un regime forfettario che porterà alla riduzione di 800 milioni di euro per 900mila partite IVA», ha poi precisato il premier, prendendo ad esempio, proprio un giovane architetto con reddito inferiore a 15mila euro.
Le agevolazioni si comprenderanno meglio quando sarà diffuso il testo del provvedimento.
di Mariagrazia Barletta
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