Sarà presto pubblicato uno dei decreti che dà attuazione al DL 63/2013 - Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonche' altre disposizioni in materia di coesione sociale.
In conferenza unificata del 25 marzo si è giunti all'intesa sullo schema di decreto del Ministero dello sviluppo economico che definisce nuove metodologie per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici. Il provvedimento contiene anche le prescrizioni e i requisiti minimi da rispettare in materia di prestazioni energetiche.
Si tratta di un decreto che va ad attuare il DL 63/2013 che aveva mandato in pensione la certificazione energetica sostituendola con l'attestato di prestazione energetica (APE). Di fatto l'attestato aveva solo cambiato nome (da ACE ad APE), poiché veniva previsto che le prestazioni energetiche si continuassero a certificare così come si faceva prima dell'entrata in vigore del DL, rimandando il vero cambiamento all'emanazione dei decreti attuativi. Così i riferimenti normativi hanno continuato ad essere i DPR emanati in attuazione del decreto legislativo 192/2005, in particolare il DPR 2 aprile 2009, n.59 e le specifiche norme tecniche (UNI e CTI).
Dunque il nuovo attestato di prestazione energetica sarà realmente operativo con l'entrata in vigore dei provvedimenti che sono in arrivo. Erano due i passi che il DL 63/2013 prevedeva. Il decreto dava il compito al Ministero dello Sviluppo economico di definire le modalità di calcolo delle prestazioni energetiche in relazione alla direttiva 31/2010 e di adeguare le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (Decreto MSE 26 giugno 2009). Con l'adeguamento delle linee guida - affermava il DL 63/2013 - il DM deve definire l'attestato di prestazione energetica e prevedere nuove metodologie di calcolo semplificate per edifici di ridotte dimensioni o caratterizzati da prestazioni energetiche di modesta qualità.
Il provvedimento più vicino alla pubblicazione è quello che contiene le nuove metodologie di calcolo, su cui è stata appena raggiunta l'intesa. È attesa, poi, la pubblicazione dell'aggiornamento delle Linee guida nazionali per l'attestazione della prestazione energetica degli edifici. All'interno del quadro legislativo definito dalla legge 90/13, si andranno a delineare: i criteri generali, le metodologie per il calcolo, classificazione degli edifici, procedure amministrative, format e norme per il monitoraggio e controlli della regolarità tecnica e amministrativa.
Con l'entrata in vigore dei decreti attuativi il DPR 59/2009 sarà definitivamente abrogato.
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