Minimi tariffari. Novità in vista?

Nel corso del convegno Il welfare in una società che cambia - organizzato da INARCASSA a Roma il 26 novembre 2008, in occasione del Cinquantenario dell'ente - si è discusso di modifiche alla legge Bersani e reintroduzione dei minimi tariffari.

Segnali di apertura da parte dei rappresentanti di maggioranza e opposizione verso le posizioni dei liberi professionisti, interpretati dalla stessa INARCASSA come il preludio di un possibile accordo per modificare quelle parti della legge Bersani più svantaggiose per la categoria.

Ricordiamo che il Decreto sulle liberalizzazioni (DL 223/2006)  ha introdotto alcune grandi novità nel mondo dei professionisti, tra cui l'abolizione del divieto di "pubblicizzare i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto e il prezzo delle prestazioni" e l'abolizione della "fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti".

"Sto preparando un emendamento che reinserisce i limiti tariffari sui servizi offerti dai liberi professionisti - ingegneri ed architetti - limiti che erano stati aboliti dalle leggi Bersani". ha dichiarato Antonino Lo Presti (PdL -, vicepresidente della Commissione Parlamentare di Controllo sull'Attività degli Enti Gestori di Forme Obbligatorie di Previdenza e Assistenza Sociale) parlando in merito ai ribassi negli appalti pubblici,

"Disposto a firmarlo" quando verrà presentato, si è detto Pierluigi Mantini (PD) segretario della Commissione Giustizia Della Camera e Presidente dell'Associazione PD-ProfessionistiDemocratici.

Una sostanziale convergenza di vedute che "potrebbe preludere a un accordo, entro l'anno, tra maggioranza e opposizione, dunque, per modificare la legge Bersani nei punti che si sono rilevati più svantaggiosi per i liberi professionisti, come appunto l'abolizione dei minimi tariffari" si legge nel comunicato stampa di Inarcassa.

Nella stessa direzione il commento del presidente dell'ente, Paola Muratorio: "la legge Bersani, liberalizzando le tariffe, non ha migliorato ma semmai peggiorato la concorrenza nelle professioni tecniche, visto che, in assenza di paletti, nelle gare d'appalto si assiste a ribassi fino al 75%, ottenuti o tagliando la qualità e la sicurezza del lavoro, o dalle grandi società internazionali, lasciando fuori dalla porta tutti gli altri professionisti".

Per Giuseppe Galasso - Responsabile Direzione Industria e Servizi dell'Antitrust (Autorità Garante Concorrenza Del Mercato) - "sotto molti aspetti ormai le indicazioni della legge sono state recepite, anche se ci sono aspetti, come la pubblicità , sui quali alcune categorie stentano ancora ad adeguarsi" e ha annunciato che è ormai in via di approvazione, da parte dell'authority, l'indagine conoscitiva sull'adeguamento dei codici deontologici dei professionisti alle prescrizioni della Bersani.

 

Fonte: INARCASSA

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