Gli aumenti del contributo soggettivo ed integrativo previsti dal nuovo statuto Inarcassa, non sono stati (ancora) approvati dai Ministeri competenti, e quindi non sono entrati in vigore dal 2009 come inizialmente previsto.
La modifica dello statuto approvata lo scorso giugno prevedeva, fra le altre cose:
- l'aumento del contributo soggettivo dal 10 al 14.5% in 4 anni
- l'aumento del contributo integrativo dal 2 al 4%
- l'aumento dei minimi per il soggettivo da 1200 a 1800 euro/anno
oltre ad un aumento degli anni di riferimento per il calcolo della pensione.
L'applicazione di questi aumenti era stabilita in una maniera variamente graduale, alcuni aumenti subito, altri con tempi più lunghi, secondo una cadenza che partiva dall'anno successivo alla data di approvazione da parte dei Ministeri.
"[...] Le modifiche deliberate entreranno a regime con la cadenza indicata nella tabella a seguire, considerata come anni di applicazione successivi alla data di approvazione da parte dei Ministeri". Vuole dire che se i Ministeri preposti all'approvazione dovessero dare l'ok allo statuto nel corso del 2009, l'applicazione della riforma partirebbe comunque dal 2010.
Mancando l'approvazione, la data di partenza e la tempistica di attuazione di questa riforma è rimandata di almeno un anno.
Questo vuol dire, fra le altre cose, che almeno per quest'anno continueremo a calcolare le fatture professionali nel modo consueto, cioè applicando all'imponibile il contributo integrativo del 2%.
C'è da dire che con la mancata adozione della riforma, viene rimandata anche l'entrata in vigore delle ulteriori agevolazioni per gli under 35, il cui periodo di tassazione ridotta veniva portato da 3 a 5 anni.
Per maggiori informazioni:
• sito web Inarcassa: www.inarcassa.it
• l'ottimo servizio "Inarcassa risponde" (non rispondono via mail, ma richiamano anche in giornata !!!) a cui abbiamo chiesto ed ottenuto le informazioni servite per questo articolo.
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