E' arrivato nella notte di martedì 31 marzo l'accordo con le Regioni sul tanto chiaccherato "Piano Casa".
Rimane confermata la possibilità di aumentare l'edilizia residenziale del 20% e del 35%, quest'ultima se si prevede la demolizione e ricostruzione basata sui principi della bioarchitettura e dell'efficienza energetica. Gli aumenti potranno essere realizzati solo nel pieno rispetto dei piani regolatori e quindi non nei centri storici nè nelle aree protette.
Il provvedimento riguarderà solo case mono e bifamiliari con l'esclusione di condomini. Nell'accordo non si prevede la possibilità del cambio di destinazione d'uso. Scongiurato il pericolo della compravendita delle cubature.
Alle Regioni spetta l'obbligo di approvare leggi apposite entro 90 giorni e dovranno prevedere anche la semplificazione delle procedure per l'attuazione del Piano Casa.
Purtroppo al momento sono state stralciate le risorse aggiuntive previste inizialmente dal governo a sostegno della edilizia pubblica residenziale.
Ne parlano
- Piano casa, intesa governo-regioni
Oggi il testo al consiglio dei ministri (La Repubblica) - Piano casa, accordo fatto.
I contenuti del documento (il Sole 24 ore) - Siglata l'intesa sul piano casa:
arriva il decreto ma sarà «leggero» (Corriere della Sera) - Piano casa, accordo governo-regioni
Entro dieci giorni pronto il decreto (il Giornale) - Il testo del «piano casa» (l'Unità)
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