Il WMC - workshop organizzato da AND con Mario Cucinella ha messo ha confronto 35 giovani progettisti: il risultato sono quattro progetti, nuovi segni contemporanei e sostenibili che rappresentino per Firenze delle ipotesi per uno sviluppo futuro.
Giunto alla seconda edizione il workshop organizzato da AND - rivista di architetture, città ed architetti diretta da Paolo di Nardo, in collaborazione con l'Assessorato all'Urbanistica della città di Firenze, ha messo a confronto 35 giovani progettisti sotto la guida di un grande maestro della sostenibilità come Mario Cucinella. L'obiettivo è quello di studiare nuovi segni contemporanei e sostenibili per Firenze che rappresentino delle ipotesi per uno sviluppo futuro.
Oggetto di studio del workshop è l'area di Novoli, compresa fra il nuovo Parco San Donato e il parco delle cascine, caratterizzata da un tessuto urbano disordinato fatto di obsoleti edifici a corte energeticamente insostenibili. Obiettivo dei giovani progettisti non è solo quello di ricucire la città lungo l'asse Nord Sud unendo i due parchi ma soprattutto quello di rendere quest'area della città un'oasi di sostenibilità.
Quattro i progetti sviluppati:
GREEN 8
La proposta sviluppata dal gruppo Green 8 nasce dalla volontà di creare un vuoto urbano che sia un'apertura lungo l'asse Nord Sud di collegamento tra Il nuovo Parco di San Donato e il Parco delle Cascine. Di fronte ad un agglomerato urbano disordinato, privo di aree verdi e interrotto da importanti assi carrabili i progettisti hanno pensato alla creazione di un percorso liquido, un fiume verde che nasce dalla demolizione dei fabbricati a corte esistenti, per creare un nuovo spazio urbano a servizio degli abitanti.
Questo spazio, dall'andamento sinuoso e naturale, ispirato alle venature delle foglie, ha una larghezza di oltre 100 metri che consente non solo di sistemare tra i suoi dossi le diverse attività a servizio dei cittadini ma anche di attraversare, in un percorso naturalistico, i grossi assi viari e la ferrovia. I nuovi edifici, progettati nell'ottica del risparmio energetico, presentano dei fronti serrati nei confronti della città mentre si aprono con terrazzamenti verdi verso il nuovo parco urbano.
PARCO COSTRUITO
Il concept nasce dalla fusione dell'aspetto energetico e di quello estetico del progetto dando forma ad un nuovo quartiere simbolo di tale unione di intenti. Le morbide volumetrie del parco costruito nascono quasi spontaneamente, come se prendessero energia dal sottosuolo, impossessandosi della sua pelle verde e modificando l'orografia del luogo nell'ottica di un migliore sfruttamento delle risorse naturali.
A questi intenti poetici si fondono quelli dettati dall'esigenza di creare un ambiente urbano sostenibile in cui le dune del terreno creano sacche di aria fresca migliorando la ventilazione dell'area o si spingono fino al cielo dando forma alle torri residenziali. Queste sono state progettate con particolare attenzione all'impiego di sistemi passivi che facciano differente uso delle forme rinnovabili in base alle stagioni. Il loro involucro verde oltre a schermare ha una funzione evaporativa che migliora notevolmente il microclima interno delle abitazioni.
CANYON
Il progetto nasce con l'obiettivo di connettere il verde esistente nel quartiere ricucendo i poli urbani per creare una maggiore interazione con le residenze. Il collegamento con il canyon nasce dal concetto di radice, che si infila nel tessuto esistente portando consapevolezza verso Sud, verso il verde delle Cascine, e stratificando la città verso Nord. E' proprio la morfologia del canyon a disegnare questo nuovo percorso fluido, con le sue stratificazioni che segnano gli edifici caratterizzati dalla presenza di tetti verdi con sistema di recupero delle acque.
La sistemazione planimetrica del nuovo quartiere, inoltre, è stata pensata in modo da seguire l'andamento dei venti della zona garantendo protezione da quelli invernali e raffrescamento da quelli estivi. Il nuovo parco è pensato come una grande riserva di biomassa che si conclude con un'alta torre di cogenerazione, in grado di soddisfare le esigenze energetiche degli abitanti e abbattere le emissioni nell'atmosfera.
SISTEMA MOLECOLARE
Il progetto si è allargato anche aree limitrofe con l'obiettivo di creare una connessione tra i diversi punti di rilievo attraverso un sistema assimilabile a quello molecolare. L'obiettivo è quello di mettere ordine in un sistema urbano disomogeneo e disordinato, attraverso una rete di percorsi e "satelliti" rappresentati dagli eventi urbani di rilievo. All'interno di questo sistema molecolare sono stati individuati due casi studio: un edificio pubblico di nuova costruzione e la riqualificazione in chiave sostenibile di un blocco esistente.
Il nuovo edificio, destinato a biblioteca e uffici, è stato concepito come una sovrapposizione di dischi di calcestruzzo alternati a dischi vetrati, ruotati ed orientati in modo da trarre i massimi vantaggi nell'utilizzo passivo delle risorse energetiche. Sul blocco esistente, invece, sono stati pensati una serie di interventi per il suo miglioramento energetico, dalla semplice sostituzione di infissi e generatori di calore, alla realizzazione di pareti ventilate o tetti verdi.
Per informazioni: www.and-architettura.it/
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