Intervistato dal magazine Businessweek (businessweek.com), Daniel Libeskind ha espresso un certo ottimismo rispetto alle prospettive offerte ai creativi dalla congiuntura finanziaria, sottolineando che, in tempi di difficoltà, si è spinti a ideare nuovi progetti "con meno risorse", ma più originalità: l'architetto del Museo Ebraico di Berlino, raccontando i dettagli della sua personale esperienza della crisi, ha rivelato di partecipare allo sviluppo di un nuovo sistema di componenti per alloggi prefabbricati - infissi, elementi di copertura e altro - ispirati ai segni caratteristici del suo linguaggio ma "ridimensionati in modo che il singolo proprietario di una casa possa permetterseli" (businessweek.com).
Sul versante della grande scala urbana, Libeskind è impegnato con il progetto di un centro commerciale di circa 46.500 mq, inserito nel piano per il CityCenter (citycenter.com), un insediamento, attualmente in costruzione a Las Vegas, che comprende grattacieli residenziali, uffici, negozi, spazi per l'intrattenimento - tra cui un casinò - e riunisce grandi nomi, come Norman Foster e Cesar Pelli. I lavori del complesso, che avrebbero dovuto concludersi nel 2009, molto probabilmente slitteranno (daniel-libeskind.com) a causa della bancarotta sfiorata questa primavera da MGM Mirage, la compagnia che finanzia il CityCenter.
A proposito della possibile contraddizione tra i nuovi impegni in ambito commerciale, che includono anche il disegno di elementi di arredo (maniglie, sistemi per l'illuminazione, vasche da bagno), e opere precedenti quali il Denver Art Museum o il nuovo World Trade Center, Daniel Libeskind si oppone a una classificazione delle architetture in base a criteri mirati a subordinare la produzione di consumo rispetto alla creatività "alta": "Non credo in questa anacronistica distinzione tra progetti culturali e progetti commerciali...L'architettura riguarda la vita di tutti i giorni, non soltanto le visite ai musei" (businessweek.com).
MGM Mirage CityCenter - Immagini del progetto (da daniel-libeskind.com)
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