La fine della corsa al grattacielo più alto e al progetto più grandioso, imposta dalla crisi economica, potrebbe rappresentare un'opportunità, se non altro di riflessione sui cambiamenti necessari per prepararsi a una futura fase di ripresa: la conclusione emerge da un rapporto - a cura di UNWIRED, marchio editoriale specializzato nei temi dell'innovazione tecnologica - che elabora statistiche e riscontri provenienti dall'indagine "rivolta a figure di alto livello nei settori di Architettura e Ingegneria", contattate "nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti" (thrivinginthedownturn.co.uk).
Le considerazioni più interessanti contenute in "Prosperare nella recessione: guida pratica per Architetti e Ingegneri" (Thriving in the Downturn: a Practical Guide for Architects and Engineers) sono anticipate da New Civil Engineer (nce.co.uk), che evidenzia i cinque princìpi da cui i professionisti non potranno prescindere se intendono "misurarsi con i nuovi modelli produttivi che verosimilmente emergeranno dopo la recessione".
In primo luogo, si identificano come fattori determinanti l'attenzione all'uso "efficiente" degli spazi, ovvero l'abbattimento degli sprechi di energia, e l'applicazione dei principi della sostenibilità nella scelta di impianti e sistemi tecnologici. Sul piano dell'organizzazione, le competenze più tradizionali dovranno essere integrate da "aggiornamenti" relativi alla condivisione delle informazioni e degli strumenti di lavoro, in un contesto in grado di incentivare il talento. Il rapporto con i clienti, infine, dovrà essere reinventato, migliorando la comunicazione.
Thriving in the Downturn: a Practical Guide for Architects and Engineers
(da thrivinginthedownturn.co.uk)
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