ser : [post n° 258569]
cosa ne pensate?
E' possibile ritrovarsi da architetto a lavorare per un geometra? non dovrebbe essere il contrario? ...ma soprattutto perchè siamo considerati come geometri in gamba che hanno tempo per lavorare?
certo che è possibile... io sono un architetto che lavora per un geometra. nel frattempo continuo a guardarmi intorno..
Don't touch my business, please!
Nel senso che mentre un architetto che non ci capisce un c--o vuol farti credere che ne sa... ...almeno un geometra è schietto e ti dice: "Io non ci capisco un ca--o, progettamelo tu".
Peggio che mai un ing., perchè sa tutto (nel suo mondo) e, a differenza di un arch. di ciò che è fuori dal suo mondo dice: "Non serve".
Riporto la mia esperienza... ...e ovviamente non ho lavorato da Calatrava (l'ho sognato stanotte, giuro).
Nel senso che mentre un architetto che non ci capisce un c--o vuol farti credere che ne sa... ...almeno un geometra è schietto e ti dice: "Io non ci capisco un ca--o, progettamelo tu".
Peggio che mai un ing., perchè sa tutto (nel suo mondo) e, a differenza di un arch. di ciò che è fuori dal suo mondo dice: "Non serve".
Riporto la mia esperienza... ...e ovviamente non ho lavorato da Calatrava (l'ho sognato stanotte, giuro).
Io ho lavorato per un geometra perchè voleva ampliare la progettazione e aveva bisogno di me, ma mica mi revisionava le cose per la progettazione, lui faceva la sua parte di pratiche, catasto ecc. io ero un valore aggiunto al suo studio perchè magari non riusciva a dare ai clienti quelle cose che potevo dare io architetto.
Inoltre ho lavorato per una società il cui amministratore era un geometra, ma anche lui debbo dire massima libertà per le nostre idee ecc. anzi vantava sempre l'architetto!
Inoltre ho lavorato per una società il cui amministratore era un geometra, ma anche lui debbo dire massima libertà per le nostre idee ecc. anzi vantava sempre l'architetto!
ser, un po' di umiltà, per favore.
Ci sono dei geometri che se li mangiano vivi gli architetti.
Scusate, ma non ho resistito. E intendiamoci, non ho alcun interesse a difendere la categoria dei geometri.
Ci sono dei geometri che se li mangiano vivi gli architetti.
Scusate, ma non ho resistito. E intendiamoci, non ho alcun interesse a difendere la categoria dei geometri.
Guardate che i geometri hanno lavori che noi poveri architetti ci sogniamo, per lo meno in provincia.
Il committente medio vuole la casetta proprio come la può progettare il geometrino di provincia con le sue conoscenze di "architettura" e poi hanno anni di "esperienza" che mai noi architetti o comunque laureati potremmo mai avere ahahahah.
La povera Cassazione continua sfornare sentenze su sentenze dicendo che in pratica i geometri non possono progettare quasi nulla come l'ultima emessa da pochi giorni eppure io continuo a vedere edifici in C.A. progettati da geometri tutti uguali, tre,quattro,cinque piani...
Ad ognuno il suo progettista : committente ignorante ( solo dal punto di vista dell'architettura) = progettista mediocre ( geometri, periti edili, periti agrari ecc. ). Finche la committenza non diventerà più esigente, la fetta più grossa della progettazione la continuerando a prendere i geometri.....che tristezza.
Uno speciale ringraziamento andrebbe dato a tutti gli architetti che nel corso degli anni passati hanno trasformato la nostra professione facendoci passare da progettisti a quella di arredatori affemminati....ahahahahah
Il committente medio vuole la casetta proprio come la può progettare il geometrino di provincia con le sue conoscenze di "architettura" e poi hanno anni di "esperienza" che mai noi architetti o comunque laureati potremmo mai avere ahahahah.
La povera Cassazione continua sfornare sentenze su sentenze dicendo che in pratica i geometri non possono progettare quasi nulla come l'ultima emessa da pochi giorni eppure io continuo a vedere edifici in C.A. progettati da geometri tutti uguali, tre,quattro,cinque piani...
Ad ognuno il suo progettista : committente ignorante ( solo dal punto di vista dell'architettura) = progettista mediocre ( geometri, periti edili, periti agrari ecc. ). Finche la committenza non diventerà più esigente, la fetta più grossa della progettazione la continuerando a prendere i geometri.....che tristezza.
Uno speciale ringraziamento andrebbe dato a tutti gli architetti che nel corso degli anni passati hanno trasformato la nostra professione facendoci passare da progettisti a quella di arredatori affemminati....ahahahahah
Ah proprio ragione fulser, ci sono architetti o ingegneri che in cantiere non ci sono mai stati, che non sanno come si presenta un progetto in comune, che non sanno leggere un esecutivo del C.A., fare un computo metrico estimativo, una perizia ecc. insomma tutta quella marea di lavoro che sta alla base di un progetto.
Fanno il loro bel progettino con rendering che ti incantano da quanto sono belli ma alla fine il progetto diventa un casino generale tra costi che non tornano esecutivi sbagliati ecc.
Sono queste persone che screditano la nostra professione soprattutto nelle province dove i geometri la fanno da padrone.
"La direzione artistica del progetto" scordatevelo la trovate solo sulle riviste di architettura; nella bellissima provincia italiana o sai portare avanti un progetto da solo o non lavori.
Non è che puoi chiamare ARUP a farti gli esecutivi dell'architettonico per la "villetta", ma questo molti architetti non lo hanno ancora capito.
Fanno il loro bel progettino con rendering che ti incantano da quanto sono belli ma alla fine il progetto diventa un casino generale tra costi che non tornano esecutivi sbagliati ecc.
Sono queste persone che screditano la nostra professione soprattutto nelle province dove i geometri la fanno da padrone.
"La direzione artistica del progetto" scordatevelo la trovate solo sulle riviste di architettura; nella bellissima provincia italiana o sai portare avanti un progetto da solo o non lavori.
Non è che puoi chiamare ARUP a farti gli esecutivi dell'architettonico per la "villetta", ma questo molti architetti non lo hanno ancora capito.
Secondo me è una grande opportunità. Metti che trovi il geometra che non ha figli che studiano architettura. Tu porti un valore aggiunto al suo studio, lui ci mette l'esperienza. Se sai far valere i tuoi meriti, saprà riconoscerli e (nel caso non abbia i figli di cui sopra), un domani potrebbe pure metterti in società.
"Ah proprio ragione fulser, ci sono architetti o ingegneri che in cantiere non ci sono mai stati, che non sanno come si presenta un progetto in comune, che non sanno leggere un esecutivo del C.A., fare un computo metrico estimativo, una perizia ecc. insomma tutta quella marea di lavoro che sta alla base di un progetto"
QUINDI SEMPLICEMENTE NON SANNO FARE GLI ARCHITETTI...
QUINDI SEMPLICEMENTE NON SANNO FARE GLI ARCHITETTI...
Io come architetta non vorrei mai fare una DIREZIONE DEI LAVORI ARTISTICA!!! E che sono, la commessa del negozio di tessuti che sceglie le tendine intonate alle piastrelle della cucina?!?
Nossignore, io sono un TECNICO e come tale mi pongo, ed esigo essere trattata.
Nossignore, io sono un TECNICO e come tale mi pongo, ed esigo essere trattata.
E poi lo dico sempre: "E' meglio un architetto che sa fare l'architetto di un geometra che non sa fare il geometra".
Non interpretate male la DIREZIONE ARTISTICA o meglio ci sono realtà, tipologia del progetto, complessità dove a fianco di uno studio di architettura che si occupa del progetto architettonico nel vero senso della parola e più in generale della sua "Immagine" ci sono studi di ingegneria o società che si occupano di tutto il resto, da gli esecutivi, ai computi metrici, alle pratiche burocratiche ecc.
Il problema è che nei grandi progetti è una cosa più che normale, ma nei progetti più piccoli il non saper fare certe cose diventa una grave carenza professionale; soprattutto nelle piccole realtà dove il geometra con i suoi anni di "esperienza e cantiere" spadroneggia in tutti i campi della progettazione.
Insomma dobbiamo fare gli ARCHITETTI nel vero senso della parola occupandoci del progetto e della esecuzione dell'opera altrimenti non ci rimane altro da fare che scegliere il colore delle tende ahahahah.
Il problema è che nei grandi progetti è una cosa più che normale, ma nei progetti più piccoli il non saper fare certe cose diventa una grave carenza professionale; soprattutto nelle piccole realtà dove il geometra con i suoi anni di "esperienza e cantiere" spadroneggia in tutti i campi della progettazione.
Insomma dobbiamo fare gli ARCHITETTI nel vero senso della parola occupandoci del progetto e della esecuzione dell'opera altrimenti non ci rimane altro da fare che scegliere il colore delle tende ahahahah.
..."E' meglio un architetto che sa fare l'architetto di un geometra che non sa fare il geometra" è più o meno quello che volevo dire, non volevo assolutamente declassare la categoria dei geometri, tra l'altro confrontando uno stage con un architetto e uno con un geometra vi assicuro che ho imparato molto di più dal geometra, o meglio, ho colmato quel vuoto della cosiddetta "pratica" che l'università non insegna. Per quanto riguarda la fiducia che il committente nutre verso noi architetti, soprattutto nelle province, abbiamo ancora tanto da lavorare e pazientare!
Eh eh, ma la mia era una frase lapalissiana... ..alla Catalano (remember Indietro Tutta, con Frassica ecc..?).
Tipo:
È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati. (Massimo Catalano)
È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze. (Massimo Catalano)
È meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira. (Massimo Catalano)
Fine O.T.
Tipo:
È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati. (Massimo Catalano)
È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze. (Massimo Catalano)
È meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira. (Massimo Catalano)
Fine O.T.
x DR COSTA
E' proprio questo che mi spaventa: che una persona pensi "all'immagine" di un edificio e uno "a tutto il resto", cioè alla funzionalità.
Torniamo al famoso problema, da sempre dibattuto su questo forum: che cosa conta di più in un edificio? L'estetica o la funzionalità? E poi, è giusto sacrificare la funzionalità per motivi puramente estetici?
Perchè il risultato di solito è come il ponte di Calatrava: bellissimo, spettacolare, formalmente perfetto, peccato che i Veneziani nelle giornate di nebbia si trovano a gambe all'aria perchè il pavimento di cristallo divente scivolosissimo (così mi hanno detto: confermi Kia?) - detto in veneziano (Kia scusa la mia scrittura barbarica del tuo bellissimo dialetto) 'i sbrissia.
E' proprio questo che mi spaventa: che una persona pensi "all'immagine" di un edificio e uno "a tutto il resto", cioè alla funzionalità.
Torniamo al famoso problema, da sempre dibattuto su questo forum: che cosa conta di più in un edificio? L'estetica o la funzionalità? E poi, è giusto sacrificare la funzionalità per motivi puramente estetici?
Perchè il risultato di solito è come il ponte di Calatrava: bellissimo, spettacolare, formalmente perfetto, peccato che i Veneziani nelle giornate di nebbia si trovano a gambe all'aria perchè il pavimento di cristallo divente scivolosissimo (così mi hanno detto: confermi Kia?) - detto in veneziano (Kia scusa la mia scrittura barbarica del tuo bellissimo dialetto) 'i sbrissia.
x Ily:
guarda, ironia della sorte è l'unico ponte che nn mi ha ancora provocato cadute rovinose!!!attenzione: il vero killer se venite a Venezia è il ponte dell'Accademia!!!!se sbrissa un fià!però effettivamente per fare "il Calatrava" (come lo chiamiamo qua) ci metto un'attenzione superiore!
guarda, ironia della sorte è l'unico ponte che nn mi ha ancora provocato cadute rovinose!!!attenzione: il vero killer se venite a Venezia è il ponte dell'Accademia!!!!se sbrissa un fià!però effettivamente per fare "il Calatrava" (come lo chiamiamo qua) ci metto un'attenzione superiore!
Però anche io avevo fatto un pensierino qualche anno fa di mandare curriculum anche a studi di geometri perchè volevo imparare a fare tutte quelle cose che gli architetti snobbano e cioè accatastamenti, millesimi, ecc.ecc.....così da rubargli una fetta di lavoro!!!Ah!AH!AH! Dopo aver provato studi di soli architetti e studi di architettura & ingegneria mi manca quello del geometra e poi sono a posto!