archie : [post n° 440059]

Domanda sfacciata

Ma voi dove l'avete imparato il "mestiere"?
ivana :
mestierando per uno studio, studiando la sera a casa i problemi tecnici e normativi :-)
d.n.a. :
Quale parte del "mestiere"?
la parte tecnica in studio e in cantiere e in comune e sostanzialmente lavorando e avendo, fortunatamente, l'opportunità di occuparmi dell'intera procedura e non essere piazzato di fronte al pc a disegnare.
la parte di conoscenza di base, a scuola e dalla passione personale fin da bambino.
la parte di relazione e procacciamento dei lavori da nessuna parte, ed infatti ho dovuto abbandonare il "mestiere".
Fine di una breve storia triste.
Ily :
Dipende da quale mestiere.
Quello di burocrate, nello studio di un geometra (7 anni di collaborazione).
Quello di "strutturista" che fa le analisi di dissesti e i rilievi sul quadro fessurativo, semplicemente facendolo mentre frequentavo il master.
Quello di pubblicista, scrivendo gli articoli e migliorandoli nel tempo.
Quello di docente in scuole edili e corsi di formazione, buttandomi
Quello di esaminatrice di amministratori di condominio, come sopra.
Quello di blogger e divulgatrice, leggendo i consigli di altri blogger e con un piccolo corso on-line comprato apposta.
Per le lezioni private di disegno, ho chiesto consigli a una mia amica che ha fatto una supplenza annuale.
Per le mie conoscenze di restauro, studiando tantissimi libri e atti di convegni e guardandomi attorno.

Si, attualmente faccio tutte queste cose

:-)
ArchiFish :
Io, il mestiere, lo sto ancora imparando e mai finirò di farlo.
Ho iniziato "rubandolo", perché chi avrebbe dovuto/potuto insegnarmelo non lo faceva. Ora mi muovo da autodidatta, non avendo un mentore, con tutte le perdite di tempo che ne conseguono.
Ciò nonostante, ho avuto occasione di constatare che nemmeno chi è ben inserito sul mercato da anni, capacità imprenditoriali a parte, può dirsi "completo", anzi, ognuno ha le sue lacune ed i suoi limiti. C'è sempre qualcosa da imparare, ma, per fortuna, c'è sempre anche qualcosa da insegnare (magra consolazione, visti i fatturati, ma una botta di autostima ogni tanto non fa certo male).
d.n.a. :
ecco perché non c'è più lavoro in giro.. fa tutto Ily :-D
fulser :
in questo campo non si è mai abbastanza "imparati".
Non per niente una volta si diceva a tutti gli studenti che un architetto non si poteva considerare formato prima dei 40 anni circa, per cui bisognava essere ricchi di famiglia per mantenersi mentre si svolgeva, per la prima ventina d'anni, la professione.
Adesso ancora peggio; anche specializzandosi, non si finisce mai di imparare.
archie :
Mi ritrovo molto nelle parole di ArchiFish. Nell'assenza di disponibilità o capacità di insegnare da parte di chi avrebbe dovuto farlo e nell'impossibilità, aggiungo io, del confronto con altri colleghi . Anche io mi muovo da autodidatta, a volte penso "Per fortuna che c'è Google"... A questo proposito Ily infrango qualche DPCM se ti chiedo come trovare il tuo blog? Grazie a tutti per la condivisione delle esperienze!
ponteggiroma :
io ho fatto esperienza sulla salaria fino a qualche annetto fa, ora che ho imparato il "mestiere" sono passato in smart working da casa
Ily :
www.ilcapochiave.it
Facebook Il capochiave - architettura tradizionale
:-)
archie :
Tutti a criticare sto smart working ma a qualcuno ha fatto bene, come @ponteggiroma che finalmente ha fatto il salto di qualità! Mi sa che mi trasferisco a Roma... Come si dice dalle mie parti:@ponteggi "la sai lunga" :)))
MaArchiNo :
noooo...pensavo fosse una storia a lieto fine, visto la passione da bambino. di cosa ti occupi ora? se posso chiedere!
ponteggiroma :
@archie non è da tutti, ci vuole un bel pelo sullo stomaco ed essere pronto a prendere tutto, te lo posso assicurare. Dopo potrai anche permetterti di fare lo schizzinoso, ma all'inizio, quando sei sulla strada, proprio no.
www.prendotutto.org
In bocca al lupo!
kia :
ciao Ily! sono andata a vedere il Capochiave! ho apprezzato molto il pezzo sulla panca da giardino. E' proprio vero che anche le cose che hai sotto il naso da anni, a volte riservano delle sorprese. Me ne sono accorta anche io in lockdown stando tanto in terrazza, anche io centro storico. Ho notato diversi dettagli (compresi un sacco di gatti!) che prima mi erano sfuggiti.
Comunque tornando al tema del post....non si finisce mai di imparare. Bisogna sempre "rubare" con l'occhio e anche ....con l'orecchio. Eh si, proprio con l'orecchio perchè quando si poteva andare liberamente per uffici, stando tanto in coda ed essendo la privacy pari a zero, mi sono ascoltata moltissime conversazioni interessanti di tecnici e colleghi. Cose che poi nel tempo si sono rivelate anche utili.
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