Dario : [post n° 287087]
Responsabilità contrattuale
Salve. Ho fatto fare un progetto di recupero urbanistico di un casolare in campagna. Il progetto è stato rifiutato dalla commissione perchè vi erano presenti indici di cubatura errati e mal calcolati. Inoltre mancavano documenti integrativi alla domanda di recupero. Il risultato è che ovviamente abbiamo dovuto rifare il progetto da capo, con ritardo di tempi e spese per il cantiere fermo, e oltretutto il mio tecnico vuole essere pagato nuovamente oltre quello che si era concordato. A me non sembra giusto. Se il progetto viene rifiutato per la violazione di norme e parametri urbanistici non dovrebbe essere responsabile il tecnico e il direttore dei lavori? Io penso che non solo non dovrei ri-pagare il progetto ma anche chiedere un risarcimento per il tempo e le spese in più che non sono certamente dipese da me.
A mio modesto parere se il tecnico ha chiesto di essere pagato nuovamente potrebbe dipendere dal fatto che la responsabilità delle scelte non ricade totalmente su di lui, ma in qualche modo gli sono state imposte dal committente.
Il tempo ha un costo!
Il tempo ha un costo!
buongiorno Dario,
il progettista è responsabile del progetto che firma e consegna in Comune il quale deve rispettare tutte le normative del caso, se un committente vuole imporre delle scelte progettuali errate e non a norma è compito del progettista evidenziarle e spiegarle, comunicando formalmente al committente che le stesse richieste porterebbero alla bocciatura del progetto e quindi rende lo stesso non presentabile.
Se il comm. insiste è diritto/dovere del progettista rimettere il mandato per giusta causa e naturalmente chidere il pagamento di quanto prodotto fino a quel momento.
Il caso di errori di calcolo delle volumetrie/cubature rientra in quanto sopra spiegato!
Infatti il comune ha bocciato il progetto e non ha chiesto delle semplici integrazioni della documentazione, e questa è la prova della gravità nella gestione da parte del progettista.
il progettista è responsabile del progetto che firma e consegna in Comune il quale deve rispettare tutte le normative del caso, se un committente vuole imporre delle scelte progettuali errate e non a norma è compito del progettista evidenziarle e spiegarle, comunicando formalmente al committente che le stesse richieste porterebbero alla bocciatura del progetto e quindi rende lo stesso non presentabile.
Se il comm. insiste è diritto/dovere del progettista rimettere il mandato per giusta causa e naturalmente chidere il pagamento di quanto prodotto fino a quel momento.
Il caso di errori di calcolo delle volumetrie/cubature rientra in quanto sopra spiegato!
Infatti il comune ha bocciato il progetto e non ha chiesto delle semplici integrazioni della documentazione, e questa è la prova della gravità nella gestione da parte del progettista.
Comunque la responsabilità è tutta del tecnico, se uno viene da me e mi chiede di fargli cose non a norma prima lo avviso di quanto in irregolarità e se poi insiste lo caccio a pedate.
La responsabilità è solo del progettista, il DL non ha colpe.
La responsabilità è solo del progettista, il DL non ha colpe.
Vorrei aggiungere che per dare una risposta definitiva a questo quesito bisognerebbe conoscere la questione direttamente.
Detto così "Il progetto è stato rifiutato dalla commissione perchè vi erano presenti indici di cubatura errati e mal calcolati.", fa pensare davvero a un grave errorre del progettista.
Purtroppo però, nella prassi accade che le norme, anche le più palesi, vengano "interpretate" dai vari tecnici comunali a modo loro.
Per questo non mi sento di giudicare il progettista come persona impreparata senza avere sentito il suo parere.
Detto così "Il progetto è stato rifiutato dalla commissione perchè vi erano presenti indici di cubatura errati e mal calcolati.", fa pensare davvero a un grave errorre del progettista.
Purtroppo però, nella prassi accade che le norme, anche le più palesi, vengano "interpretate" dai vari tecnici comunali a modo loro.
Per questo non mi sento di giudicare il progettista come persona impreparata senza avere sentito il suo parere.