Buongiorno,
sono alle prime armi e vorrei chiedere un consiglio.
Un cliente mi ha commissionato una manutenzione straordinaria (nuovo bagno e muri interni) per un immobile da poco acquistato.
Facendo i rilievi sul posto mi sono accorta che ci sono delle difformità rispetto alla scheda catastale e alle piante fornite dal venditore: collocazione di alcuni muri interni e dimensioni delle finestre (che sono tutte + piccole nella realtà tanto che in un caso non raggiungono i RAI necessari). Inoltre le camere da letto hanno tutte altezza 2.50 m.
Pensate che sarebbe necessario fare una sanatoria prima di procedere con la pratica di manutenzione straordinaria? Tra l'altro non so nemmeno se sia fattibile perchè l'immobile è in vincolo paesistico- nuclei di antica formazione. Se fosse come temo cosa potrei fare? Come stato di fatto del mio progetto credo di essere tenuta a disegnare quanto precedentemente concessionato e non quanto realizzato in effetti.
Per l'altezza delle camere, che sono tutte all'ultimo piano pensavo invece di usare la legge sul recupero dei sottotetti. Io lavoro in Regione Lombardia.
Vi ringrazio per ogni preziosa info.
sossi : [post n° 295816]
rilievi differenti dal concessionato
ho controllato appunto l'ultimo progetto depositato in comune:
- le finestre sono disegnate + grandi che in realtà, probabilmente x far tornare i RAI
- l'altezza delle camere è scritta 2.80 anche se in realtà raggiunge appena i 2.50
- non vi è traccia di richieste di abitabilità
come procedereste?
- le finestre sono disegnate + grandi che in realtà, probabilmente x far tornare i RAI
- l'altezza delle camere è scritta 2.80 anche se in realtà raggiunge appena i 2.50
- non vi è traccia di richieste di abitabilità
come procedereste?
scusate la raffica di domande, ma se dovessi non fare sanatoria e consegnare una pratica dove metto come stato di fatto la situazione reale anzichè l'ultima concessionata, cosa rischio?
Allora la situazione è ingarbugliata e a mio parere scandalosa come capita spesso, oltretutto è stato acquistato da poco.
Fai molta attenzione a attestare, asseverare, dichiarare. Premesso questo, la sanatoria si fa nel rispetto delle norme, si è fatto il lavoro senza titolo rispettando le regole, qui mi pare di capire che le norme non siano proprio rispettate. Vani con altezze di 2,50 non sono abitabili, i RAI devono essere rispettati e non lo sono e se nel progetto lo sono ma nella realtà no c'è poco da fare; Come tecnico tu lo hai riscontrato e a mio avviso firmare una pratica edilizia asseverando, oltre ad altra miriade di cose, che c'è il rispetto delle norme urbanistiche e tale rispetto non c'è, dichiareresti il falso.
Fai molta attenzione a attestare, asseverare, dichiarare. Premesso questo, la sanatoria si fa nel rispetto delle norme, si è fatto il lavoro senza titolo rispettando le regole, qui mi pare di capire che le norme non siano proprio rispettate. Vani con altezze di 2,50 non sono abitabili, i RAI devono essere rispettati e non lo sono e se nel progetto lo sono ma nella realtà no c'è poco da fare; Come tecnico tu lo hai riscontrato e a mio avviso firmare una pratica edilizia asseverando, oltre ad altra miriade di cose, che c'è il rispetto delle norme urbanistiche e tale rispetto non c'è, dichiareresti il falso.
Dunque, intanto secondo me non devi per forza partire dallo Stato Legittimato ovvero l'ultimo autorizzato, puoi sempre partire dallo Stato di Fatto specificando che trattasi dello stato attuale da te rilevato, se ti fa comodo x qualche motivo (è una cosa che puoi tranquillamente concordare col tecnico comunale). Tieni conto che però così dichiari già che ci sono dei parametri non in regola (altezze-RAI).
Se per le altezze sai già come cavartela, ok. Per i RAI faccio questa riflessione: molto spesso nell'esistente non sono rispettati, ma se tu non vai a toccare quegli ambienti il comune non può dirti niente; è solo nei locali nuovi che vai a creare che li devi rispettare, giusto? Non ti puoi attaccare a questo? E, visto che l'edificio è antico e vincolato, io setaccerei il Regolamento alla ricerca di qualche deroga.
Ultima cosa: dici che è stato acquistato da poco, allora come è possibile che il notaio abbia fatto il rogito senza l'abitabilità, o almeno una scheda tecnica firmata da un Tecnico che accertasse la rispondenza alle principali norme? Io parlerei col notaio.
Se per le altezze sai già come cavartela, ok. Per i RAI faccio questa riflessione: molto spesso nell'esistente non sono rispettati, ma se tu non vai a toccare quegli ambienti il comune non può dirti niente; è solo nei locali nuovi che vai a creare che li devi rispettare, giusto? Non ti puoi attaccare a questo? E, visto che l'edificio è antico e vincolato, io setaccerei il Regolamento alla ricerca di qualche deroga.
Ultima cosa: dici che è stato acquistato da poco, allora come è possibile che il notaio abbia fatto il rogito senza l'abitabilità, o almeno una scheda tecnica firmata da un Tecnico che accertasse la rispondenza alle principali norme? Io parlerei col notaio.
l'acquirente potrebbe chiedere l'annullamento dell'atto e chiedere i danni a chi gli ha venduto l'immobile: gli hanno venduto un appartamento agibile che, di fatto, non lo è.... e non lo è di molto!
oltre a non essere conforme alle autorizzazioni edilizie pregresse!
mah.... e la cosa triste è che non mi stupisco più di queste porcate.... aggiorno ed allungo la lista delle boiate viste/sentite in questi anni di attività :(
bye bye
oltre a non essere conforme alle autorizzazioni edilizie pregresse!
mah.... e la cosa triste è che non mi stupisco più di queste porcate.... aggiorno ed allungo la lista delle boiate viste/sentite in questi anni di attività :(
bye bye