Grazie in anticipo per le risposte ad un caso per me nuovo. In caso di ristrutturazione a Milano tramite CIAL, di un piccolo appartamento (palazzo d'epoca), che non dà la minima possibilità di spostare tramezzi in quanto suddiviso interamente da muratura portante (esterna ed 1 spina centrale), abbiamo un singolo bagno cieco di metratura inferiore al minimo. Non c'è, salvo pesanti interventi strutturali completamente fuori luogo data la piccola metratura, possibilità di redistribuzione (ed ingrandire il bagno).
In pratica, verranno rifatti i massetti, infissi, impianti (riscaldamento, idrico ed elettrico) e finiture complete. Con questi vincoli, è possibile presentare un progetto CIAL senza essere obbligati al rispetto delle misure minime di bagno e R.A.I?
Grazie mille, Valery.
beh, è il caso di moltissimi edifici nei centri storici. Ma se non fai variazioni di distributivo, ovvero ti tieni tutto come è adesso, puoi fare tranquillamente la tua straordinaria manutenzione. Altrimenti, scusami, ma chi ha una casa costruita 200 anni fa che non rispetta i rai o la metratura minima del bagno vigenti, sarebbe costretto a non rifarsi mai i massetti o gli impianti?
La logica è esattamente questa, ma ti assicuro che si sente di tutto. Anche tecnici di lungo corso, mi hanno detto.
1) fai tutto senza pratica così nessuno sa niente;
2) no, se rifai massetti, tutti gli impianti e le finiture la pratica CIAL va fatta. Ma a quel punto devi rispettare i RAI e quindi devi adeguare tutto anche con interventi strutturali.
Io mi chiedo inoltre, a livello di CIAL, il progetto riporterà quindi stato di fatto, di progetto e comparativo pressochè identici? e la tabella RAI riporterà che i parametri di legge NON sono dimostrati? più che un progetto, sembrerebbe una autodenuncia.
Il problema del bagno è che l'accessibilità è impossibile da migliorare. E' di 90 cm x 2 metri circa.
1) fai tutto senza pratica così nessuno sa niente;
2) no, se rifai massetti, tutti gli impianti e le finiture la pratica CIAL va fatta. Ma a quel punto devi rispettare i RAI e quindi devi adeguare tutto anche con interventi strutturali.
Io mi chiedo inoltre, a livello di CIAL, il progetto riporterà quindi stato di fatto, di progetto e comparativo pressochè identici? e la tabella RAI riporterà che i parametri di legge NON sono dimostrati? più che un progetto, sembrerebbe una autodenuncia.
Il problema del bagno è che l'accessibilità è impossibile da migliorare. E' di 90 cm x 2 metri circa.
Ciao Valery a me è capitato di dover fare la stessa cosa in un appartamento del Corso San Gottardo (stesse caratteristiche) in comune mi hanno fatto presentare la DIA con i tre disegni uguali, nel confronto mi hanno fatto fare le scritte di descrizione di quello che si andava a sostituire coi gialli e rossi, e la tabella dei RAi con su scritto "nessuna modifica ai locali quindi per i RAI si tengono validi i valori verificati nella vecchia concessione". Meglio però andare a parlare col tecnico comunale visto che sono cambiate un po' di cose, magari ti fanno fare qualcosa di diverso tipo una dichiarazione e basta, ricevono il mercoledi senza appuntamento, meglio perdere tempo ora che dopo. Buon lavoro
x valery:
ma scusami, autodenuncia di cosa?se la casa 200 anni fa è nata così quando non c'erano i Rai e tu non modifichi il distributivo che problema c'è? A venezia succede sempre di non avere stanze con i rai o di avere altezze inferiori a quelle da regolamento ma se non modifichi il distributivo, puoi fare la pratica di manutenzione straordinaria tranquillamente. Lo vedono dai disegni che non modifichi i vani e magari lo specifichi in relazione.
ma scusami, autodenuncia di cosa?se la casa 200 anni fa è nata così quando non c'erano i Rai e tu non modifichi il distributivo che problema c'è? A venezia succede sempre di non avere stanze con i rai o di avere altezze inferiori a quelle da regolamento ma se non modifichi il distributivo, puoi fare la pratica di manutenzione straordinaria tranquillamente. Lo vedono dai disegni che non modifichi i vani e magari lo specifichi in relazione.
Grazie per le risposte. Kia naturalmente nello specifico, la mia era una battuta di spirito! ;)
Mi recherò in comune per avere una risposta inequivoca.
Siete stati gentilissimi, grazie ancora e buona serata.
Mi recherò in comune per avere una risposta inequivoca.
Siete stati gentilissimi, grazie ancora e buona serata.
Ciao Valery, se non varia la distribuzione attuale e gli ambienti sono già destinati ad una determinata funzione che nel progetto rimarrà tale, non hai bisogno di adattare r.a.i.,ecc. Per scrupolo potresti andare a controllare la concessione edilizia precedente (se esiste...) e/o richiedere la planimetria catastale (anche se non probatoria) per vedere quali destinazioni erano indicate per ogni locale. Diciamo che se in Comune ti fanno storie é la cosa più utile da fare!
si, fai un controllino. Non si sa mai....vedi se è sempre stato così l'appartamento. Dato che dici che è molto piccolo, controlla che non sia derivato da un frazionamento di un appartamento più grande, per esempio.
Spesso capita che abbiano fatto questa operazione in palazzine ottocentesche con magari un appartamento bello grande per piano. Insomma, non si sa mai. Fatti dare l'atto di proprietà dal tuo cliente e vedi se viene citato qualche pratica.
Spesso capita che abbiano fatto questa operazione in palazzine ottocentesche con magari un appartamento bello grande per piano. Insomma, non si sa mai. Fatti dare l'atto di proprietà dal tuo cliente e vedi se viene citato qualche pratica.
Grazie a tutti.
Sì, la destinazione dei locali è sempre stata quella e non muterà.
Al catasto la disposizione risulta identica all'attuale.
Io dovrò eliminare una piccola porzione di tavolato per unire ingresso e zona giorno ed evitare lo spreco della zona di passaggio. Situazione tipica. Ma serve la pratica.
Sì, la destinazione dei locali è sempre stata quella e non muterà.
Al catasto la disposizione risulta identica all'attuale.
Io dovrò eliminare una piccola porzione di tavolato per unire ingresso e zona giorno ed evitare lo spreco della zona di passaggio. Situazione tipica. Ma serve la pratica.