Buongiorno,
vorrei acquistare un laboratorio a Milano attualmente accatastato C3. Il proprietario si occuperebbe di fare la variazione catastale a fine abitativo, prima di vendere. A suo parere questa variazione non dovrebbe essere difficile perché fino a una ventina d'anni fa il laboratorio era un appartamento: tuttavia manca almeno una finestra e il bagno cieco sembra un po' "abusivo".
La domanda è: se il proprietario attuale fa la variazione catastale come promesso, eventuali irregolarità del passato sarebbero tutte regolarizzate dalla procedura di variazione catastale?? Oppure c'è il rischio che mi ritrovi con dei problemi come, ad esempio, la mancanza di finestre o un bagno non in regola??
Grazie.
Becky : [post n° 363066]
Variazione catastale
La variazione catastale, fatta in quel modo, non comporta conformità urbanistica: fare il cambio di destinazione d'uso, comporta innanzitutto verifica degli strumenti urbanistici per verificare se è fattibile o meno (ovvero se il laboratorio ricade in area residenziale o di recupero con fini residenziali) ... e se ciò fosse possibile andrebbe presentato regolare titolo abilitativo, che a seconda del regolamento edilizio può essere PdC o DIA ... se non ricordo male il 380 parla di DIA (ma non voglio incorrere in errori, devo verificare). In ogni caso, non si può fare una variazione catastale senza una motivazione urbanistica, almeno nel tuo caso, per cui andare a fare una cosa del genere comporterebbe l'identificazione di un immobile totalmente abusivo.
ovviamente poi, sempre per quello che ti ho detto, la mancanza della finestra nel bagno, non comporterebbe l'agibilità, in quanto non rispetta il DM 5/7/1975 sui minimi dei rapporti finestrati, anche se il bagno può avere areazione forzata, ma andrebbero, comunque, verificate anche le dimensioni dei diversi vani). In ultimo, ma non meno importante, rendere residenziale un immobile comporta un carico urbanistico maggiorativo, per cui ci sarebbe da calcolare gli standard secondo il 1444/68, oltre alla dotazione dei parcheggi e quant'altro ....
ribadisco che non è possibile fare una variazione del genere.
buona fortuna.
ovviamente poi, sempre per quello che ti ho detto, la mancanza della finestra nel bagno, non comporterebbe l'agibilità, in quanto non rispetta il DM 5/7/1975 sui minimi dei rapporti finestrati, anche se il bagno può avere areazione forzata, ma andrebbero, comunque, verificate anche le dimensioni dei diversi vani). In ultimo, ma non meno importante, rendere residenziale un immobile comporta un carico urbanistico maggiorativo, per cui ci sarebbe da calcolare gli standard secondo il 1444/68, oltre alla dotazione dei parcheggi e quant'altro ....
ribadisco che non è possibile fare una variazione del genere.
buona fortuna.