Marianna : [post n° 472890]
Conformità urbanistica
Buongiorno, ho bisogno di un Vostro parere ! Per una donazione sto accertando la conformità urbanistica di un immobile , ho delle planimetrie catastali datate 1940 che non rispecchiano lo stato dei luoghi , e un accatastamento postumo (2011) che rispecchia lo stato attuale dell’immobile con la dichiarazione fatta dal tecnico di costruzione ante 42 … quale è lo stato legittimo dell’immobile quello delle planimetrie del 1940 o quello successivo ? Grazie
E' necessario controllare i titoli edilizi presentati in comune, perchè il catasto non è probatorio
Lo stato legittimo, in assenza di pratiche edilizie, dovrebbe essere definito dalle planimetrie catastali per così dire "d'impianto" (le più antiche reperibili, in sostanza).
La dichiarazione del tecnico che aggiorna nel 2011, potrebbe pure essere veritiera, però, la metodologia, offre il fianco ad un potenziale "reset" di massa e pertanto temo non possa essere considerata valida. Chi ci dice che pur trattandosi di immobile ante '42, non siano subentrate modificazioni nel 2009 (anno scelto a caso) che, in tal caso, necessiterebbero di sanatoria?
Per stare tranquilli, occorrerebbe poter dimostrare con documenti e foto "d'epoca" oltre che con dichiarazione sostitutiva di atto notorio dei proprietari, che il fabbricato è sempre stato com'è oggi e che le planimetrie più "antiche" sono errate. Oppure che le modificazioni rispetto al catasto storico, sono intervenute in data antecedente alle necessità di presentare un titolo edilizio.
Tutto ciò, se ho ben inteso la tematica. In caso contrario o se mi sfugge qualcosa, correggetemi.
La dichiarazione del tecnico che aggiorna nel 2011, potrebbe pure essere veritiera, però, la metodologia, offre il fianco ad un potenziale "reset" di massa e pertanto temo non possa essere considerata valida. Chi ci dice che pur trattandosi di immobile ante '42, non siano subentrate modificazioni nel 2009 (anno scelto a caso) che, in tal caso, necessiterebbero di sanatoria?
Per stare tranquilli, occorrerebbe poter dimostrare con documenti e foto "d'epoca" oltre che con dichiarazione sostitutiva di atto notorio dei proprietari, che il fabbricato è sempre stato com'è oggi e che le planimetrie più "antiche" sono errate. Oppure che le modificazioni rispetto al catasto storico, sono intervenute in data antecedente alle necessità di presentare un titolo edilizio.
Tutto ciò, se ho ben inteso la tematica. In caso contrario o se mi sfugge qualcosa, correggetemi.
Lo stato legittimo è definito dagli elementi probatori di cui sia possibile determinare autenticità e provenienza ai sensi dell'art. 9-bis, richiamato correttamente nei contenuti dal collega che mi precede.
In presenza di immobile rappresentato nelle planimetrie di impianto catastale (39-42) fanno fede queste, salvo documenti precedenti.
Concretamente la planimetria del 2011 non può costituire preesistenza ed è verosimile possa essere conforme allo stato dei luoghi poichè non è certo la prima volta che ci si trova di fronte ad un caso del genere ove si tenta di "sviare" la situazione reale, demandando ad un mero aggiornamento catastale (la cosa più sbagliata che si possa fare).
Inoltre dal momento che presumibilmente siamo di fronte ad immobile d'epoca occorre(bbe) estendere le ricerche presso gli archivi storici.
In presenza di immobile rappresentato nelle planimetrie di impianto catastale (39-42) fanno fede queste, salvo documenti precedenti.
Concretamente la planimetria del 2011 non può costituire preesistenza ed è verosimile possa essere conforme allo stato dei luoghi poichè non è certo la prima volta che ci si trova di fronte ad un caso del genere ove si tenta di "sviare" la situazione reale, demandando ad un mero aggiornamento catastale (la cosa più sbagliata che si possa fare).
Inoltre dal momento che presumibilmente siamo di fronte ad immobile d'epoca occorre(bbe) estendere le ricerche presso gli archivi storici.