Buongionro chiedo a chi potrà rispondermi celermente questo quesito... devo aprire una porta tra due unita adibite a negozio confinanti e con unico proprietario... quest'ultimo però non vuole unire al catasto le due unita ma mantenere due civici e tutto separato contatori e varie... e stipulare due contratti d'affitto differenti...
Esiste un modo per dichiarare legalmente l'apertura della porta senza nessuna variazione catastale ma solo la comunicazione attraverso una piccola porta? E in caso di risposta affermativa quale può essere la prassi più celere e meno onerosa? Grazie
Claretta : [post n° 474349]
Unione di due locali unico proprietario
Dal mio punto di vista sì, è consentito il collegamento funzionale tra due unità immobiliari e mantenere per ciascuna di esse l’autonomia fiscale e reddituale. Prima si deposita in Comune la pratica edilizia in manutenzione straordinaria, per autorizzare l’intervento di demolizione del muro e mettere la porta. Terminati i lavori, si dovrà aggiornare il Catasto. Nel caso specifico, le due unità continuano essere censite in modo autonomo, con propria autonomia funzionale e reddituale. Quindi si presentano due DOCFA distinte di variazione, scrivendo nelle note di ognuno “Porzione di u.i.u. unita di fatto con quella di Foglio xxx Part. xxx Sub. xxx. Attribuendo la rendita di competenza associata a ciascuna di dette porzioni, in ragione della relativa consistenza.
Stesso aggiornamento per le planimetrie, con tratto continuo si indica la parte appartenente al DOCFA stesso, con tratto tratteggiato l’unita rimanente e con tratteggio linea e punto per delimitare l’unione di ciascuna delle parti. Queste dichiarazioni di variazione consentono a ciascuna unità di essere registrate agli atti in Catasto con l’annotazione scritta prima tra le virgolette.
Stesso aggiornamento per le planimetrie, con tratto continuo si indica la parte appartenente al DOCFA stesso, con tratto tratteggiato l’unita rimanente e con tratteggio linea e punto per delimitare l’unione di ciascuna delle parti. Queste dichiarazioni di variazione consentono a ciascuna unità di essere registrate agli atti in Catasto con l’annotazione scritta prima tra le virgolette.
