Edoarcho : [post n° 474829]

Cliente cambia idea in continuazione

Buongiorno, ho bisogno di un consiglio su come comportarmi con un cliente. Vi spiego la situazione: tramite conoscenze vengo contattato da una persona che mi richiede non un vero e proprio progetto, quanto un’idea generale di nuova distribuzione degli spazi per la sua casa. Accetto l’incarico e, non trattandosi di un vero e proprio incarico non compilo un disciplinare ma un’offerta economica in cui elenco tempi/modi di pagamento e prestazioni fornite. Fisso un numero massimo di revisioni e di render da produrre. Il cliente firma accettando l’offerta economica e io inizio con rilievo e fotografie. Premetto che è uno di quelli che mandano i disegni a mano, addorittura un dwg indicandomi la sua idea e quindi io cerco di lavorare con lui su questa idea sviluppando in meglio il progetto. Primo pagamento: decide autonomamente di splittarlo in due tranche, con un po di riserbo accetto questa modalità scoperta dopo aver ricevuto il primo bonifico pari al 50% di quanto dovuto. Il secondo bonifico arriva poi due settimane dopo e quindi va bene così, anche se bastava avvertirmi e non agire in autonomia. Continuo su questa idea di progetto seguendo le sue indicazioni, correzioni, smanie mentali di allineamenti inesistenti e criteri senza senso che cerco comunque di non smontargli ma di indirizzare verso una progrttazione piu sensata. Una tortura in pratica, con richiesta di invio del dwg per poterci “disegnare sopra” a cui ovviamente mi oppongo. Arriviamo infine ad un progetto definitivo che lui accetta commentandolo con “bello, mi piace”, e quindi inizio anche con 3D per sviluppo render (alcuni dei quali fatti anchr gia prima per fargli capire delle cose che non era in grado di leggere dalla pianta anche se “extra” visto che erano definiti dal contrattino come successivi al “definitivo”). Plot twist: mi manda un messaggio dicendo che lui voleva altro e allega un A3 su cui disegna una disposizione abbastanza differente da quella accordata e progettata chiedendomi di sviluppare quella e di lasciar perdere quanto fatto fin’ora. Questo significa riprendere in mano i disegni, rifare il 3D, aver buttato dei render fatti e quindi del tempo (=ore di lavoro). Come dovrei comportarmi? all’intenro del contratto avevo fissato a 2 il numero massimo di revisioni possibili, quindi potrei aggrapparmi a quel punto del documento, ma in generale come ci si deve comportare con questi clienti? Ah, al momento del 3 bonifico (ancora non arrivato) ha deciso anche di arrotondare a cifra tonda facendosi uno sconto di 84€ da solo… Un consiglio su come affrontare queste situazioni?

Grazie
lorenzo_px :
Quello che posso consigliarti è di inserire nei preventivi la dicitura "modifica sostanziale".
Un aggiornamento di un render che riguarda un cambio di colore di una parete, di un arredo o di un accessorio o che ne so, di spostamento di una disposizione dell'arredo, è una modifica veloce che non comporta uno sforzo di risorse in termini di tempo.
Al contrario se invece parliamo di rifare un progetto da zero, allora si parla di modifica sostanziale e a quel punto puoi avvalerti della possibilità di rifare un preventivo da zero ( magari scontando di più o di meno in base alle tue/sue esigenze economiche e di organizzazione del tempo e e del lavoro).

Se comunque non l'hai specificato, puoi provare a chiamare il cliente spiegandogli in maniera chiara che la sua richiesta può essere soddisfatta ma trattandosi di un progetto ex novo (se tale è) dovrai rifare un preventivo per il carico in più di lavoro, altrimenti si può ritornare sulla soluzione già sviluppata migliorandola.

Per quanto riguarda l'autosconto, sono pratiche furbesche, quindi ti consiglio sempre di chiamarlo e in maniera educata e civile far presente che mancano all'appello 84€ pattuiti (magari per una svista). Se vedi che non arrivano, tu comunque tentenna prima di inviare altro materiale. Ad ogni modo i bonifici dovrebbero seguire le fatture, non viceversa.
Leo L :
Tira fuori i denti. Sei solo all'inizio. Non rincorrere mai i clienti. Tutto ciò si traduce agli occhi di un cliente "balordo" come atto di "prevaricazione" con l'idea di avere di fronte uno che ha poca padronanza del mestiere. Detta le tue regole. Se non gli sta bene può sempre cambiare professionista. Ci sono tanti geometri. Se sei un bravo architetto/ingegnere la fame non la farai mai. Ricorda che per questa gente tu devi/dovresti rappresentare un Elìte non una necessità, altrimenti possono decidere di farsela da soli la casa. Fatti pagare la tua professionalità e imponi tu la linea di condotta. Non esiste che un cliente chieda e modifichi i dwg. Equivale ad una scarsa considerazione di te. Fra qualche anno tutto rientra. Comincia Presto. Buone cose ;-)
ponteggiroma :
ok, ma non esageriamo però. Il cliente ci dovrà vivere in quella casa ed avrà pure diritto a volerla come vuole lui, sempre che le sue idee siano realizzabili. L'importante è che ti paghi per ogni volta che cambia idea, altrimenti scappa
Adam Richman :
Leo L
Ho fatto la fame per 10 anni (non che ora da dipendente comunale sia ricco, eh), pensavo di non essere solamente un buon "imprenditore" nonostante una discreta competenza tecnica e normativa, ma ora grazie a te ho scoperto che ero proprio scarso come architetto tout court
Leo L :
Nella vita l'importante la cosa più importante è la consapevolezza.
Leo L :
Il punto non è "volerla come vuole", il problema è che hai "arruolato" un professionista non un disegnatore. In ogni caso a gente come questa invito a consultare i tutorial youtube su come farsi casa oppure meglio ancora a chiamare il "cugino". Fidati che la casa viene sempre come vorresti a basso costo ;-)
archspf :
Parto dalla fine: l'arrotondamento non è possibile (anche perché non può fare come gli pare) in quanto immagino avrai emesso fattura, con tutte le conseguenze del caso.
Quanto al metodo di comportamento: applica pedissequamente quanto concordato nel contratto e rifiuta ogni prestazione che non viene adeguatamente e correttamente remunerata. Se dovesse rifiutarsi hai tutte le carte per ammonirlo dei propri inadempimenti (fino a potenziale citazione) ed in ogni caso puoi sempre invitarlo a trovare qualcun'altro.

Detto tra noi avrei smontato comunque la proposta del cliente (anche se ammissibile e fosse stata anche "geniale"...ne dubito), perché devono rendersi conto dei ruoli e delle competenze: quando vanno dal medico la diagnosi fino a prova contraria è quest'ultimo a farla. Vale lo stesso principio.
Inoltre se si sentono così preparati perché limitarsi a dare delle indicazioni costringendo a revisioni di fattibilità ed opportunità che necessitano guardacaso una competenza che non posseggono, imponendo però - per il povero professionista - un lavoro più snervante e complesso che non fare direttamente il lavoro?

Questa storia che siamo considerati (e bada bene non centra nulla l'esperienza ma la figura professionale) "burattini" di idee strampalate altrui, deve finire.
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