Un cliente ha una mansarda ad uso abitativo (A/2 locale più bagno).
Manca del certificato di agibilità ( che , mi han detto non potrà mai avere per mancanza di rai e altezze).
Mi chiede se c'è la possibilità di declassarla a locale accessorio (ripostiglio/deposito) .
Vi chiedo riscontro in merito.
So che sui beni condonato si possono eseguire esclusivamente opere di manutenzione ordinaria, ma chiedo se esiste alcuna possibilità,
Facendo un mutamento di uso , eliminando il bagno e gli attacchi della cucina.
Attendo vostri riscontri grazie
Paola2 : [post n° 488158]
Mansarda condonata ad uso abitativo
C'è un motivo per cui vuole declassare?di solito la tendenza è mantenere quello che si è condonato ....Per ripristinare a situazione precedente (soffitta? Deposito?) non ci sono problemi ma mi pare una richiesta anomala
Diciamo che la mancanza del certificato di abitabilità crea qualche perplessità nei potenziali acquirenti.
Siccome questa mansarda è collegata ( a livello di impianti) all'altro appartamento della stessa proprietà (che vuole vendere entrambi e non solo uno o l'altro), il fatto che la mansarda sia un appartamentino comporta che per l'acquirente scatta la seconda casa quindi ci paga la Imu.
Per la verità poca roba.. però ognuno fa i propri conti..
Nel caso specifico , un potenziale acquirente che è assolutamente interessato, non può accedere ad un mutuo su entrambi le unità, motivo per cui il mio cliente chiede se eventualmente si potrebbe tornare al sottotetto e a quali condizioni e costi (demolizioni? rimozioni?)
Altra domanda: appartamento e mansarda sarebbero collegabili con scala a chiocciola.
Sarebbe possibile collegarli e unire la mansarda all'appartamento creando un duplex?
questa la vedo molto più dura...
In merito alla questione Agibilità mancante, chi ha letto il Salva casa, mi saprebbe dire se contiene qualcosa in merito?
Grazie
Siccome questa mansarda è collegata ( a livello di impianti) all'altro appartamento della stessa proprietà (che vuole vendere entrambi e non solo uno o l'altro), il fatto che la mansarda sia un appartamentino comporta che per l'acquirente scatta la seconda casa quindi ci paga la Imu.
Per la verità poca roba.. però ognuno fa i propri conti..
Nel caso specifico , un potenziale acquirente che è assolutamente interessato, non può accedere ad un mutuo su entrambi le unità, motivo per cui il mio cliente chiede se eventualmente si potrebbe tornare al sottotetto e a quali condizioni e costi (demolizioni? rimozioni?)
Altra domanda: appartamento e mansarda sarebbero collegabili con scala a chiocciola.
Sarebbe possibile collegarli e unire la mansarda all'appartamento creando un duplex?
questa la vedo molto più dura...
In merito alla questione Agibilità mancante, chi ha letto il Salva casa, mi saprebbe dire se contiene qualcosa in merito?
Grazie
Capito la situazione. Allora, io direi che per declassare non ci sono particolari problemi. Il bagno non può rimanere per problemi di altezza? Progetto di accorpamento delle unità in una unica duplex ma devi risolvere il collegamento verticale mi pare di capire. Se ritorna ad essere una soffitta direi che puoi anche mettere una botola e poi si arrangia l'acquirente a fare un progetto di scala interna come vogliono e diventa una casa con la soffitta soprastante
Il bagno non può rimanere perche' non è garantita la altezza media di 2,40m.
Riassumendo,
si dovrebbero eliminare oltre a tutti i sanitari e gli attacchi, (anche i muri che delimitano il bagno?), gli attacchi e scarichi della cucina, e pure un lucernaio che venne "cassato" nella autorizzazione al rifacimento del sottotetto del 1999.
In buona sostanza bisognerebbe riportare tutto a quanto autorizzato con la ultima Aut.ne Edilizia (con cui si fece la nuova copertura).
Domanda,
sarebbe una Scia (spero non onerosa visto che declasso) per mutamento di uso con opere edilizie?
Riassumendo,
si dovrebbero eliminare oltre a tutti i sanitari e gli attacchi, (anche i muri che delimitano il bagno?), gli attacchi e scarichi della cucina, e pure un lucernaio che venne "cassato" nella autorizzazione al rifacimento del sottotetto del 1999.
In buona sostanza bisognerebbe riportare tutto a quanto autorizzato con la ultima Aut.ne Edilizia (con cui si fece la nuova copertura).
Domanda,
sarebbe una Scia (spero non onerosa visto che declasso) per mutamento di uso con opere edilizie?
La richiesta del cliente rasenta l'inconcepibile. Fermo restando che perderebbe ogni "diritto acquisito" con il condono in merito al valore e funzione dei locali (oggi abitativi) e che l'agibilità non è elemento dirimente la vendita, la trasformazione rientra comunque nella R.E. e pertanto, in punta di diritto, a mio parere non sarebbe attuabile.
La richiesta è effettivamente un po' strana perché di solito chi ha condonato si tiene stretto quello che ha ma se vuole farlo ad un certo punto sono anche cavoli suoi perché non mi pare ci siano motivi ostativi e declassare facendo tornare le cose alle origini. Si presenta un progetto per fusione e cambio d'uso verificando che tutto sia ok con la normativa attuale. Il compratore o se lo fa lui dopo aver comprato o deve dare la massima garanzia di non fare le cose per niente (non tirarsi indietro). Ci sono sicuramente i modi di formalizzare l'accordo per tutelare il venditore ma lascerei fare l'operazione a chi compra se devo essere sincera. Andrei anche a sentire all'edilizia per il dettaglio perché agire su u.i. con condono è sempre più complesso
Si, ho già fatto presente che l'agibilità non ostacola la vendita.
R.E. (Ristrutturazione Edilizia) non sarebbe attuabile perchè sui beni condonati si possono eseguire esclusivamente opere di M.O (Manutenzione Ordinaria)?
Corretta interpretazione o ci sono altri impedimenti?
R.E. (Ristrutturazione Edilizia) non sarebbe attuabile perchè sui beni condonati si possono eseguire esclusivamente opere di M.O (Manutenzione Ordinaria)?
Corretta interpretazione o ci sono altri impedimenti?
Ho infatti appuntamento con il Responsabile, ma prima di incontrarlo vorrei appunto approfondire la disciplina sui beni condonati.
Secondo l'interpretazione di "archspf" non solo non sarebbe possibile fare un mutamento di uso. Pertanto neppure una fusione con collegamento interno.
Messo poi che fosse possibile "declassare" a sottotetto e poi unire le 2 porzioni, dovrei capire quali normative dovrei rispettare perchè non vorrei che l'intervento coinvolgesse l'appartamento in una ristrutturazione pesante a livello economico.
Secondo l'interpretazione di "archspf" non solo non sarebbe possibile fare un mutamento di uso. Pertanto neppure una fusione con collegamento interno.
Messo poi che fosse possibile "declassare" a sottotetto e poi unire le 2 porzioni, dovrei capire quali normative dovrei rispettare perchè non vorrei che l'intervento coinvolgesse l'appartamento in una ristrutturazione pesante a livello economico.
E' troppo generico dirce che su beni condonati si può fare solo M.O. Ma scusa, va contro ogni logica che se uno vuole riportare a soffitta una cosa che ha le caratteristiche della soffitta non lo possa fare. Non potrà essere concesso fare che ne so, un secondo bagno perchè non ci sono le altezze ma un declassamento o ripristino a soffitta perchè no?
La versione del "solo opere di manutenzione ordinaria su bene condonati" arriva proprio da un Responsabile Ufficio tecnico.
Con cui però devo appunto confrontarmi per capire se si può tornare all'origine...
In questo particolare caso mi aspetto una risposta negativa perchè il responsabile di turno ha una visione molto chiara delle cose ovvero portare più soldi possibile alle casse comunali ...
Declassare vorrebbe dire togliere una base imponibile.
Ecco perchè cerco argomentazioni (meglio ancora riferimenti normativi) che mi consentano di istaurare una discussione solida che poi mi consenta di chiarire al cliente i pro e i contro di eventuali soluzioni.
Con cui però devo appunto confrontarmi per capire se si può tornare all'origine...
In questo particolare caso mi aspetto una risposta negativa perchè il responsabile di turno ha una visione molto chiara delle cose ovvero portare più soldi possibile alle casse comunali ...
Declassare vorrebbe dire togliere una base imponibile.
Ecco perchè cerco argomentazioni (meglio ancora riferimenti normativi) che mi consentano di istaurare una discussione solida che poi mi consenta di chiarire al cliente i pro e i contro di eventuali soluzioni.
Buongiorno,
Pensando di fare cosa gradita, riporto le conclusioni sulla questione.
Si, è possibile "declassare" la mansarda condonata, a "sottotetto" a condizione che vengano rimosse tutte le aggiunte impiantistiche compreso il riscaldamento.
Utilizzando una CILA perchè si configura come Manutenzione Straordinaria.
Pensando di fare cosa gradita, riporto le conclusioni sulla questione.
Si, è possibile "declassare" la mansarda condonata, a "sottotetto" a condizione che vengano rimosse tutte le aggiunte impiantistiche compreso il riscaldamento.
Utilizzando una CILA perchè si configura come Manutenzione Straordinaria.