Arch.RobertaP. : [post n° 488163]
Tolleranze, regione Emilia Romagna
Buonasera a tutti, sto preparando una cila per la ristrutturazione di un appartamento. La casa ancora non e' stata acquistata ma il rogito e' già fissato ed e' già stato redatto l'Are. In seguito al rilievo e sovrapponendo quest'ultimo allo stato legittimato presente in Comune mi sono resa conto che la casa risulta 30 cm più larga rispetto allo stato legittimo, oltre a innumerevoli difformità interne, tipo un ingresso murato e una zona di servizio non comunicante col resto della casa. Adesso, considerando che alla data del rogito manca ancora un mese e che purtroppo in questo mese non avrò tempo di affrontare questo tipo di situazione, ho consigliato agli acquirenti di far fare alla proprietà attuale una pratica, dallo stesso geometra che ha redatto l'Are volendo, per dimostrare tutte queste tolleranze secondo lui ammissibili, perché il dubbio che ho e' che potrebbero non esserlo. Non so se sono stata chiara. Avete esperienze simili?
Le tolleranze sono tutte da dimostrare. es i 30 cm in più probabilmente risalgono a quando è stata fatta la casa, se è stata rilasciata l'abitabilità/agibilità in seguito a sopralluogo e non è stato rilevato niente, allora si può indicare come tolleranza. Le porte murate se fatte senza titolo (c'erano in un determinato momento e sono state chiuse successivamente), non sono tolleranze ma vanno sanate. Bisogna verificare tutti i titoli edilizi presenti agli atti per capire cosa va in tolleranza e cosa no.
Le tolleranze sono tutte da dimostrare. es i 30 cm in più probabilmente risalgono a quando è stata fatta la casa, se è stata rilasciata l'abitabilità/agibilità in seguito a sopralluogo e non è stato rilevato niente, allora si può indicare come tolleranza. Le porte murate se fatte senza titolo (c'erano in un determinato momento e sono state chiuse successivamente), non sono tolleranze ma vanno sanate. Bisogna verificare tutti i titoli edilizi presenti agli atti per capire cosa va in tolleranza e cosa no.
Dall'accesso agli atti, risulta il rilascio dell'agibilità ma non il sopralluogo. Ritengo che anche la porta murata e l'apertura interna fossero già esistenti all'epoca e che nessuno ne abbia fatto cenno.
io rimanderei il rogito a quando la proprietà ha sanato e regolarizzato tutto. mai comprare un edificio su cui pendono abusi, che non è detto siano sanabili, e la cui responsabilità poi ricade sull'acquirente
Sono dello stesso parere di ArchiFra. Anche se l'altro tecnico presentasse la pratica, non è detto che la cosa si concluderebbe in senso positivo. Inoltre, ci sarà da pagare una sanzione. Nel momento in cui l'acquirente diventa proprietario, acquista anche gli abusi dell'edificio e le eventuali rivalse sui venditori sono lunghe, costose e dall'esito incerto. Se fossi io il tecnico di parte, direi ai clienti che la strada più semplice e meno costosa è rimandare la vendita.
Concordo con chi mi precede. non si tratta di fare una semplice "dichiarazione" (o accettare fantomatiche soluzioni dall'oggi al domani da parte dei venditori e loro tecnici di fiducia) ma di sanare una situazione compromessa, verificandone prima di tutto la fattibilità anche in ragione delle novità introdotte dal decreto Salva-casa.
Per il momento il rogito è da sospendere a data da destinarsi.
Per il momento il rogito è da sospendere a data da destinarsi.
Devo rettificare, dall'accesso agli atti e' saltato fuori il sopralluogo per l'agibilità con esito positivo. Il caso s'infittisce.