La versione 2000 dell’AutoCAD ha comportato una piccola rivoluzione nell’ambito dei metodi di stampa utilizzati con le precedenti versioni, rendendo l’uso dello spazio carta praticamente obbligatorio.
La possibilità, inoltre, di creare più di un layout di stampa dello stesso disegno ha determinato nuove metodiche nell’impostazione dei disegni.
Una stampa si può definire corretta quando esiste un giusto equilibrio fr gli spessori delle penne utilizzate, i colori, la dimensione dei testi, la qualità dei font, la spaziatura delle linee tratteggiate, oltre, naturalmente, alla qualità dell’impaginazione grafica.
La facilità di modifiche rapide per ciascuna di queste caratteristiche sono la garanzia di un buon risultato finale.
Facciamo alcuni esempi.
1 | Supponiamo di dover rafforzare lo spessore delle linee che rappresentano la muratura o di dover alleggerire le linee della pavimentazione. In entrambi i casi, lavoreremo sugli spessori di penna associati ai layer corrispondenti fino ad ottenere il giusto contrasto. |
2 | supponiamo di aver “riempito” i muri con una campitura grigia. Il grigio della nostra stampante non corrisponde al grigio del plotter del nostro service di plottaggio. In questo caso modificheremo il valore del grigio di quel layer fino ad ottenere il risultato voluto. |
I problemi da affrontare in fase di stampa sono essenzialmente i seguenti:
– | spessori e colori delle penne |
– | fattore di scala delle linee tratteggiate |
– | dimensioni di testi e quote |
– | impaginazione del disegno |
– | rapporto di scala del disegno |
– | la stampa presso un service di plottaggio |
Come già accennato, esiste una diretta corrispondenza fra layer e tipi di penna (cfr. l’uso dei layer).
Dalla versione 2000 dell’AutoCAD, per ogni layer possiamo specificare tre aspetti che incidono sulla stampa e sono:
spessore del tratto: (da 0 e 25.4 mm)
abilitazione alla stampa: (vero o falso)
stile di plottaggio: (dipende dal file .stb specificato)
Un file .stb ci permette di creare diverse impostazioni di penna. I parametri impostabili più interessanti riguardano il colore della penna (rosso, nero, giallo o lo-stesso-dell’oggetto) e la percentuale relativa:
colore | percentuale | risultato |
nero | 100% | Nero |
nero | 50% | Grigio 50% |
nero | 10% | Grigio 10% |
nero | 0% | Bianco |
Nella maggior parte dei casi viene utilizzato il file monochrome.stb nel quale sono impostate due penne.
Normal | segue il colore dell’oggetto (se il layer è rosso stampa rosso), percentuale 100% |
Style 1 | Colore Nero 100% |
Tutto ciò premesso, ipotizziamo uno schema possibile di layer.
layer | colore | spessore | plot | stile di penna |
arredo | 4 | 0.2 | sì | Style 1 |
costr | 1 | Default | no | Normal |
muratura | 6 | 0.5 | sì | Style 1 |
pat_murature | 253 | 0.3 | sì | Normal |
Notare il layer costr (linee di costruzione) che non verrà stampato e il layer pat_murature (campiture dei muri) che verrà stampato in grigio (colore 253). Le murature verranno stampate in nero sp. 0.5 mm e gli arredi sempre in nero sp. 0.2 mm.
Fattore di scala delle linee tratteggiate
È il fattore che determina la distanza fra i singoli tratti delle linee diverse da continua. Si modifica con il comando LTSCALE.
La sua determinazione dipende dal rapporto di scala di plottaggio.
scala di plottaggio | fattore di scala (LTSCALE) |
1:100 | 1 |
1:50 | 0.5 |
1:20 | 0.2 |
1:200 | 2 |
N.B. Se si utilizza lo spazio carta per la stampa, sia LTSCALE che la variabile PSLTSCALE (fattore di scala LT per il paper space) devono essere impostati a 1.
Dimensione dei testi e delle quote
La dimensione minima leggibile di un testo True-type (Arial, Courier, Times) è di 0.12. Un buon consiglio è quello di non adoperare testi più piccoli di 0.15/0.18.
La dimensione minima aumenta proporzionalmente al numero di diottrie mancanti al destinatario del disegno. Aumenta anche in proporzione all’età del committente. Più è anziano e maggiore dovrà essere la dimensione dei testi. Non è uno scherzo, ma una questione di rispetto.
Per la dimensione delle quote vale lo stesso discorso. Per il controllo della dimensione delle quote confronta la lezione corrispondente.
Per le questioni relative all’impaginazione confronta la lezione corrispondente.
I rapporti di scala del disegno
Un buon sistema per ricordare i rapporti di stampa del disegno è il seguente:
scala disegno | rapporto di plottaggio | |
1:100 | 1= | 0.100 (1=0.1) |
1:50 | 1= | 0.050 (1=0.05) |
1:20 | 1= | 0.020 (1=0.02) |
1:10 | 1= | 0.010 (1=0.01) |
1:200 | 1= | 0.200 (1=0.2) |
1:500 | 1= | 0.500 (1=0.5) |
1:1000 | 1= | 1.000 (1=1) |
1:2000 | 1= | 2.000 (1=2) |
1:5000 | 1= | 5.000 (1=5) |
Le difficoltà maggiori si incontrano (e gli studenti ne sanno qualcosa) quando si stampa presso un service di plottaggio, e comunque in tutti quei casi in cui le prove e la stampa finale vengono realizzati con un hardware differente.
A questo riguardo ci sentiamo di dare alcuni buoni consigli.
a | Il delirio dei colori e degli spessori È sempre bene farsi stampare preventivamente uno schema dei 256 colori e degli spessori delle penne sia su carta che su lucido. Appendere questo schema di fronte al vostro computer in maniera visibile. |
b | Siate fedeli |
c | Campioni di colore |
d | Attenti al supporto |
e | Diffidare delle copie |
f | Colore sfocato su lucido Le immagini a 16 milioni di colori se vanno stampate su lucido, quel lucido deve essere di ottima qualità, altrimenti verranno sfocate. |
g | Presunta compatibilità Nel caso in cui vogliate risparmiare, realizzate il file plt con un driver identico a quello utilizzato presso il vostro service di plottaggio. A dispetto di quanto venga propagandato, un file HPGL2 per un plotter HP è diverso da un Calcomp o da un Ocè. |
h | Una via d’uscita In questo ultimo caso, portatevi sempre appresso il file dwg completo di tutte le immagini ed i font eventualmente utilizzati nel disegno. Questo vi permetterà di poter apportare modifiche all’ultimo momento. |