Con.fine design

concorso internazionale per progetti di design eco-democratico

L'associazione Proto Design con la collaborazione scientifica della Fondazione Ordine Architetti di Torino bandisce il concorso internazionale per progetti di design eco-democratico Con.fine design.

Ad aprile a Torino torna l'appuntamento con Biennale Democrazia, cinque giorni di incontri pubblici e momenti di coinvolgimento attivo della cittadinanza per la formazione e diffusione di una cultura della democrazia che si traduca in pratica quotidiana.

La Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Torino partecipa all'appuntamento sulla scorta dell'esperienza di Trasmettere la Città Sostenibile, progetto già presente nella prima edizione di Biennale Democrazia del 2009 con eventi che hanno coinvolto direttamente giovani progettisti e cittadini nella riflessione sulla città e sui suoi aspetti di applicata o di mancata democrazia.

Nel programma di Biennale Democrazia 2011 la Fondazione OAT porta il tema dell'architettura con una lectio magistralis dell'architetto olandese Rem Koolhaas, un incontro con ospiti internazionali per parlare del rapporto tra "architettura per molti e architettura per pochi" e affronta con alcune iniziative la riflessione sul ruolo del design all'interno di società e stili di vita in profonda mutazione.

In particolare su questo tema, la Fondazione OAT propone di sviluppare il concetto di design "eco-democratico" attorno al quesito: possono il processo di realizzazione di un oggetto e la consapevolezza del suo uso contribuire alla diffusione di una cultura amica dell'ambiente e a beneficio di tutti?

A questa domanda sono chiamati a rispondere tutti i designer che parteciperanno con la loro idea al concorso internazionale "Con.fine design", aperto a progetti che, ispirandosi ai principi del design eco-democratico, promuovano soluzioni di consumo responsabile all'interno di dinamiche di interazione sociale, minimizzino l'impatto ambientale legato alla produzione, all'uso e allo smaltimento del prodotto alla fine del suo ciclo vitale, riscoprano l'utilizzo di materiali e di processi costruttivi locali, agevolino un accesso equo a beni, servizi pubblici o fonti d'informazione, facilitino forme di comproprietà o di condivisione dei beni e favoriscano le relazioni sociali.

Una sfida avvincente che potrà avvalersi di strategie legate al modo di progettare, alla scelta dei materiali, alle caratteristiche del ciclo produttivo, della distribuzione e del trasporto, nonché al ruolo affidato al consumatore consapevole. Una giuria di esperti decreterà il vincitore della sezione "tecnica" - che riceverà un premio di 3.000 euro - e gli altri sette finalisti per la partecipazione a un evento (inserito nel programma di Biennale Democrazia) durante il quale sarà invece il pubblico, attraverso un meccanismo di votazione diretta, a decretare il proprio progetto vincitore. E non è scontato che critica e pubblico abbiano gusti e giudizi coincidenti.

Il concorso, bandito dall'associazione Proto Design con la collaborazione scientifica della Fondazione OAT, insieme all'evento pubblico in Biennale Democrazia diventa così una nuova occasione per dibattere pubblicamente sul futuro del design come strumento di sensibilizzazione verso produzioni e consumi eco-compatibili, approccio che la Fondazione OAT ritiene allo stesso tempo innovativo e strategico per connotare un modo di "fare design".

Gli eventi legati al design eco-democratico hanno ricevuto il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e il patrocinio di ADI Delegazione Piemonte e Valle d'Aosta, Ascom Confcommercio Torino e Provincia, CNA Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Torino.

Temine per la consegna degli elaborati: entro le ore 12:00 del 7 marzo 2011.

Premio per il vincitore: 3.000,00 euro Iva inclusa.

Il bando è scaricabile sul sito internet www.confinedesign.it

Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.

pubblicato il: