Premio di Architettura Raffaele Sirica

I temi della sicurezza dell'abitare e della rigenerazione urbana sostenibile saranno al centro dell'edizione 2012 del Premio di Architettura Raffaele Sirica, bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e che si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della partnership della Società Weber Saint-Gobain.

Il Premio è una occasione per sensibilizzare gli architetti italiani a sviluppare un confronto su questi temi che rappresentano un binomio inscindibile: infatti solo la prevenzione sul patrimonio edilizio attraverso la riqualificazione delle nostre città può garantire il diritto dei cittadini alla sicurezza dell'abitare e quello ad una vivibilità migliore. Entro i prossimi 10 anni l'85% dell'edificato urbano avrà infatti più di 40 anni e oltre 6 milioni di edifici sono esposti a gravi rischi sismici, 1 milione e trecento a quelli idrogeologici.

Il Premio Sirica intende stimolare una nuova coscienza della prevenzione, della sicurezza e della riqualificazione del territorio e delle nostre città che gli architetti italiani stanno perseguendo attraverso il progetto Ri.u.so. (Rigenerazione urbana sostenibile).

Articolato in tre diverse categorie, Progetti realizzati - Recupero di edifici esistenti; Progetti realizzati - Nuove costruzioni; Nuovi progetti di idee - Recupero di edifici esistenti o nuove costruzioni, il Premio - dedicato alla memoria di Raffaele Sirica alla guida degli architetti italiani dal 1998 al 2009 - è aperto alla partecipazione di coloro che, alla data del 16 luglio 2012, risultino iscritti nella Sezione A, Settore Architettura, di uno degli Ordini locali degli Architetti.

Chiusura dei termini della procedura elettronica di partecipazione: 25 luglio 2012. 
I vincitori del Premio saranno proclamati entro ottobre 2012.

Tutte le info suwww.premiosirica.it e www.archiworld.it.

Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.

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