Al via la XVII edizione del Premio di Architettura Città di Oderzo, il riconoscimento dedicato alle architetture virtuose di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Come ogni anno al premio potranno partecipare anche gli interventi ricadenti in altri territori nella sezione speciale "Architettura dei luoghi del lavoro" e nella nuova sezione realizzata in collaborazione con Dolomiti Rocce "Architettura di Montagna".
A giudicare i progetti sarà una giuria di eccellenza presieduta dall'economista e già Ministro Paolo Baratta, per tre mandati consecutivi alla guida della Biennale di Venezia, e composta dagli architetti Maria Claudia Clemente, Alfonso Femia, Joseph March e il dott. Massimo Tonello.
La cerimonia di premiazione si terrà a Palazzo Foscolo il 10 ottobre del 2020 (data suscettibile di modifica sulla base delle disposizioni di contenimento dell'emergenza Covid19).
Partecipazione
Il premio è aperto a architetti, ingegneri civili e ambientali e paesaggisti, iscritti agli Ordini professionali italiani o di Stati della Unione Europea.
I concorrenti possono partecipare a titolo individuale o in gruppo proponendo non più di due progetti.
La XVII edizione del Premio è organizzata da:
Comune di Oderzo Provincia di Treviso Ordine Architetti P.P.C. Provincia di Treviso Fondazione Oderzo Cultura onlus Assindustria Venetocentro
In collaborazione con:
Dolomiti Rocce
Vincitore della 15a edizione | intervento di recupero dell'Isola di Sacca Sessola a Venezia realizzato dallo studio CZ di Mestre.
© foto Marco Zanta
Premio Architettura Città di Oderzo 2020 | Le sezioni
Sezione principale | Premio Architettura Città di Oderzo
Riservata a opere in uso realizzate nel territorio delle regioni del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Sezione speciale | Architettura dei luoghi di lavoro
Riservata alle architetture dei luoghi di lavoro realizzate di recente su tutto il territorio nazionale.
La sezione ha l'obiettivo di individuare e premiare quelle opere presenti nel territorio nazionale in grado di consolidare il rapporto tra architettura ed impresa. Saranno premiati gli edifici le cui caratteristiche sono destinate al lavoro delle persone, ai nuovi modi ed alla prossime sfide dell'imprenditoria italiana.
La sezione è dedicata alla memoria di Tiziana Prevedello Stefanel, architetto e imprenditrice di Oderzo prematuramente scomparsa.
Nuova sezione speciale | Architettura di montagna
Riservata a opere realizzate di recente in ambiti e territori montani, anche in alta quota, su tutto il territorio nazionale.
La sezione premierà quelle realizzazioni che abbiano saputo valorizzare un ambito diversamente di margine attraverso un suo miglior utilizzo e fruibilità o che ne abbiano migliorato la riconoscibilità ponendosi per questo come Landmark e nuovo punto di riferimento.
La sezione è dedicata alla memoria di Marco Gottardi e Gloria Trevisan, deceduti il 14 giugno 2017, nell'incendio della Grenfell Tower di Londra.
Ambito di ricerca | Architetture per la comunità
Confermato anche quest'anno l'ambito di ricerca inaugurato nella XVI edizione dal titolo "Architetture per la comunità" riservato a opere pubbliche realizzate di recente nei territori di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Per questa edizione il Premio Oderzo intende, attraverso questa sezione, valorizzare i 'luoghi dell'accoglienza' che rappresentano il senso di sostegno ed altruismo di una comunità verso chi è in difficoltà. Le modalità di partecipazione, riservata alle sole amministrazioni pubbliche, verranno rese note nei prossimi mesi a causa dell'emergenza sanitaria in corso.
Iscrizione e consegna
Fino al 30 giugno sarà possibile iscriversi compilando il form online, mentre i progetti dovranno essere inviati alla sede dell'Ordine Architetti della Provincia di Treviso entro e non oltre le ore 12.30 del 7 agosto 2020.
+ info: premioarchitetturaoderzo.it
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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