Dieci anni fa veniva inaugurato il Museo del Novecento.
Questa mattina, il sindaco del Comune di Milano ha presentato "Novecentopiùcento", il concorso internazionale di progettazione per l'ampliamento del Museo attraverso la riconversione in edificio museale anche del secondo Arengario.
Concepito negli anni Trenta da Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi come ingresso monumentale a Piazza del Duomo - speculare all'arco della Galleria Vittorio Emanuele II - con l'obiettivo di diffondere la conoscenza dell'arte del XX secolo, il Museo rappresenta, oggi, uno dei luoghi simbolo di Milano, connubio tra arte e architettura, esplicitato anche dalla rampa elicoidale e dalla sala che ospita il neon di Lucio Fontana progettate da Italo Rota & Partners.
Al suo interno trovano spazio quasi 400 opere esposte e circa seimila conservate, presentando al pubblico la collezione ereditata dalla città nel corso del tempo. Con questo concorso, l'intento è quello di rafforzare l'idea di un museo vivo e in continua trasformazione.
Con il concorso "Novecentopiùcento" l'obiettivo è esporre al pubblico altre 100 opere, chiudendo così il racconto cronologico tematico dei 100 anni del Novecento e proiettando lo sguardo nel XXI secolo.
Tra le finalità, inoltre, vi è l'implementazione dei servizi secondo una nuova concezione di museo che, accanto alle tipiche e consolidate funzioni di conservazione ed esposizione del patrimonio, punti ad arricchire l'offerta culturale e coinvolgere la comunità.
Dal punto di vista architettonico e urbanistico, il progetto riguarderà principalmente la riconversione in spazio museale del secondo edificio, definito "Secondo Arengario", oggi sede di uffici comunali, con lo scopo di creare un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee, il cui standard per collezioni, spazi espositivi e servizi lo collochi tra le realtà museali più innovative a livello internazionale.
Nello specifico, attraverso questo concorso il Comune di Milano intende perseguire i seguenti obiettivi:
- ampliare gli spazi espositivi per concludere il racconto della storia dell'arte del XX secolo ed oltre, arrivando alle soglie della contemporaneità
- sviluppare servizi aggiuntivi, quali laboratorio di conservazione, caffetteria, bookshop e un nuovo auditorium, fruibile anche autonomamente, in grado di intercettare pubblici diversi interessati alla musica, al cinema, alla danza e alle arti performative.
La riconversione del Secondo Arengario, infatti, porterà all'incremento degli spazi del Museo e la sua annessione comporterà una rilettura del percorso museale, che includerà alcuni spazi del Primo Arengario.
I nuovi spazi si dovranno caratterizzare per la loro funzione pubblica: particolare enfasi dovrà essere posta al dialogo tra il contesto urbano e l'edificio, affinché quest'ultimo diventi nucleo propulsivo di attività legate alla cultura contemporanea.
Chi può partecipare
Il concorso è rivolto ad architetti e ingegneri iscritti ai relativi albi professionali o nei registri professionali dei paesi di appartenenza.
I concorrenti possono partecipare singolarmente o congiuntamente mediante raggruppamenti. Nel caso di raggruppamento deve essere nominato un capogruppo, unico responsabile e referente nei confronti dell'Ente Banditore.
I raggruppamenti dovranno prevedere la presenza di un giovane progettista, abilitato all'esercizio della professione da non più di 5 anni. Sarà possibile avvalersi di consulenti non abilitati.
Vista la complessità del tema, i concorrenti sono invitati ad avvalersi della collaborazione di almeno una figura professionale che operi nel campo delle arti visive, performative o delle arti applicate.
Criteri di valutazione
Nel primo grado i progetti saranno valutati sulla base di:
- Qualità del progetto in relazione alla funzionalità dell'organizzazione degli spazi e al dialogo tra il Museo del Novecento e il Secondo Arengario | fino a 50 punti
- Inserimento dell'opera nel contesto | fino a 30 punti
- Qualità della proposta dal punto di vista delle scelte progettuali inerenti alla fattibilità tecnico gestionale, in relazione agli aspetti manutentivi e alla sostenibilità ambientale ed energetica | fino a 20 punti
Premi
- Il vincitore del Concorso riceverà un importo di 49.180,33 euro, (comprensivo di oneri previdenziali pari ad 1.891,55 euro, se dovuti) più IVA 10.819,67 euro, se dovuta, per un totale di 60.000 euro.
- Il secondo classificato riceverà la somma di 12.000 euro
- Il terzo classificato riceverà la somma di 8.000 euro
- Ai restanti 7 concorrenti sarà corrisposto un rimborso di 4.000 euro ciascuno.
Su richiesta, agli autori dei progetti sopracitati o meritevoli di menzione, previo esito positivo della verifica dei requisiti, verrà rilasciato un Certificato di Buona Esecuzione del Servizio, utilizzabile a livello curriculare.
L'Ente Banditore si riserva di decidere se avviare le successive fasi di progettazione relative alla proposta progettuale vincitrice.
Bando e documentazione
[ novecentopiucento.concorrimi.it ]
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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