Il Comune di Vibo Valentia ha bandito un concorso di progettazione per acquisire proposte - con livello di approfondimento pari a quello di progetto di fattibilità tecnica ed economica - che andranno a riqualificare e valorizzare lo spazio urbano di piazza Martiri d'Ungheria.
È richiesta una nuova sistemazione conforme alla normativa urbanistica vigente, capace di rispettare i caratteri del luogo e consentire il recupero dell'importante spazio pubblico per la vita cittadina, come passeggio, interscambio sociale e culturale.
È concesso ai partecipanti di ipotizzare nuove attività e funzioni, temporanee o permanenti, che possano conferire una connotazione più qualificata di quella attuale. Le idee potranno prevedere attività di servizio, svolgimento di manifestazioni temporanee culturali e di pubblico spettacolo etc.
Le proposte dovranno relazionarsi negli spazi e nei tempi, essere compatibili con la permanenza dei residenti nella città storica e con l'esigenza di una concreta fattibilità, che consenta il rilancio socio economico del centro cittadino. Le idee progettuali, conseguenti alle attività e funzioni ipotizzate, dovranno ridefinire lo spazio civico, qualificando il valore della piazza come "luogo" riconoscibile, attraverso la presenza di nuovi arredi, di una pavimentazione disegnata e di un assetto illuminotecnico adeguato che ne incrementino la fruibilità, creando uno scenario urbano innovativo ma rispettoso dei valori storici e culturali di interesse, garantendo anche la possibilità di provvedere ad una agevole gestione e manutenzione per l'Amministrazione Comunale.
La piazza dovrà inoltre rappresentare lo snodo fondamentale di un futuro percorso museale che inanellerà istituzioni pubbliche e private, estendendosi dalla piazza fino al nostro Castello passando per il centro storico, ricco di presenze architettoniche di pregio.
Il costo stimato per la realizzazione dell'opera dell'opera (compresi oneri sicurezza) è di 700.000 euro.
Requisiti di partecipazione
Il concorso è aperto ad architetti e ingegneri, singoli o in gruppo, iscritti ai relativi albi professionali e Società di Ingegneria e S.T.P. iscritte nel registro della Camera di Commercio.
È possibile partecipare anche in forma di RTP, Consorzi ordinari e GEIE, prevedendo la presenza di un giovane progettista abilitato alla professione da meno di cinque anni.
Criteri di valutazione e giuria 1a fase
Il concorso di progettazione è a procedura aperta e si svilupperà in due fasi. Per la prima fase è richiesta ai partecipanti la rappresentazione dell'idea progettuale che si intenderà sviluppare nel 2° grado, con schema planimetrico, schemi funzionali dei diversi livelli e rappresentazioni tridimensionali delle volumetrie esterne.
Le proposte saranno valutate sulla base delle soluzioni tecniche in relazione alle esigenze degli obiettivi da perseguire (fino a 30 punti) • inserimento nel contesto paesaggistico ambientale, interazione e connettività con il contesto (fino a 30 punti) • valore compositivo, originalità e creatività della proposta (fino a 20 punti) • aspetti innovativi e di sostenibilità ambientale (fino a 10 punti) • ottimizzazione dei costi di gestione e manutenzione (fino a 10 punti).
Accederanno alla seconda fase le prime cinque proposte della graduatoria.
Giuria
- Dott. Domenico Libero Scuglia - rappresentante della Stazione Appaltante (presidente)
- Arch. Luigi Tommaso Achille - rappresentante designato dall'Ordine degli Architetti PPC di Vibo Valentia
- Arch. Alfonso Femia - titolare dello studio Atelier(s) Alfonso Femia AF517
- Prof. Arch. Giovanni Multari - Titolare dello studio Corvino+Multari
- Arch. Michelangelo Pugliese - Dottore di ricerca in "Architettura del Paesaggio" libero professionista e docente a contratto presso dell'Università di Napoli - Federico II
Premi
Al termine della seconda fase, saranno assegnati i seguenti premi:
- 1° classificato: 12.326 euro
- dal 2° al 5° classificato: 2.000 euro
Bando e documentazione
[ concorsiawn.it ]
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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