Al via la terza edizione del concorso nazionale di scrittura promosso dall'Ordine degli Architetti di Arezzo per sostenere l'interpretazione dell'architettura attraverso la narrazione testuale.
Il concorso che trae spunto dall'opera "Architettura di parole" dell'architetto Carlo Mollino, è aperto a tutti coloro che amano l'architettura e attraverso la scrittura desiderano "parlare" di architettura.
«Fare architettura con le parole è una sfida stimolante e costruttiva, non casuale, che desidera porre al centro dei riflettori l'architettura storica, moderna o contemporanea in un contesto libero da preconcetti e sovrastrutture».
Come partecipare
Si partecipa presentando una sola opera inedita, autobiografica, non romanzata e riferita ad architetture reali, può contenere, testimonianze, fatti, reportage ed esperienze di viaggio.
Il testo non dovrà superare le 7.000 battute (titolo, nome dell'autore e spazi inclusi). È possibile inserire illustrazioni e/o fotografie, ma non incideranno sulla valutazione globale.
Giuria
- Dott.ssa Natalia Cangi Direttrice organizzativa Fondazione Archivio Diaristico Nazionale
- Prof. Luigi Prestinenza Puglisi saggista, critico e storico dell'architettura
- Dott.ssa Liletta Fornasari storica dell'arte
- Arch. Gian Marco De Vitis vincitore concorso Architettura di Parole edizione 2020
- Arch. Antonella Giorgeschi Presidente dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Arezzo
Premi
Dieci opere entreranno a far parte della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Gli autori delle prime tre opere riceveranno una targa ricordo e un ulteriore riconoscimento:
- 1° classificato: macchina da scrivere "Valentina" (prodotta da Olivetti nel 1968 su progetto di Ettore Sottsass)
- 2° classificato: lampada "Eclisse" (prodotta da Artemide su disegno di Vico Magistretti del 1965)
- 3° classificato: buono acquisto libri da 150 euro
+ Info: www.architettiarezzo.it
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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