Valle dei Templi Agrigento, valorizzazione dell'area in cui ricade il teatro greco di Eraclea Minoa

concorso di progettazione - procedura aperta - due gradi

Il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento ha indetto un concorso di progettazione per il restauro e la conservazione del Teatro Greco di Eraclea Minoa, con l'obiettivo di valorizzare il sito archeologico, l'area circostante e migliorare l'accessibilità dell'area di accoglienza.

L'intervento dovrà perseguire gli obiettivi di tutela, preservazione, valorizzazione e comunicazione del valore del bene culturale nel rispetto del delicato equilibrio tra la storia e le necessità del presente. Le esigenze conservative si dovranno armonizzare con la cornice paesaggistica e il contesto archeologico, dimostrando un'attenta sensibilità nei confronti del sito e la capacità di instaurare un dialogo con le preesistenze archeologiche.

Sono richieste soluzioni progettuali che assicurino l'accessibilità delle aree, il recupero ambientale delle zone intorno al Teatro, la creazione di nuovi percorsi di visita e il miglioramento dell'area parcheggio.

Ai progettisti spetta la decisione di includere una copertura o elementi architettonici di protezione e conservazione, che dovranno avere il minimo impatto possibile. È necessario evitare qualsiasi velleità architettonica non strettamente funzionale alla salvaguardia del monumento archeologico, che rimane il focus principale dell'intervento progettuale.

I materiali impiegati dovranno essere non solo ecocompatibili, ma anche adeguati all'edificio e al suo contesto. La struttura dovrà presentare un carattere reversibile e i sistemi di sostegno dovranno essere limitati il più possibile, dotati di ancoraggi al terreno, esterni o con punti di contatto flessibili.  

Il costo stimato per la realizzazione dell'opera, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di € 3.500.000,00, al netto di I.V.A.

PROCEDURA CONCORSUALE

Il concorso, in forma gratuita e anonima, si articola in due gradi:

  • il primo grado - elaborazione proposte di idee - è finalizzato a selezionare CINQUE proposte ideative, da ammettere al secondo grado.
  • il secondo grado - elaborazione progettuale - è volto a individuare il migliore progetto tra quelli presentati dai concorrenti ammessi.

Elaborati richiesti

  • Relazione illustrativa - massimo 2 facciate formato A4
  • Verifica di coerenza con il DIP
  • 1 tavola formato UNI A1 contenente la rappresentazione dell'idea progettuale con schema planimetrico, schemi funzionali dei diversi livelli e rappresentazioni tridimensionali delle volumetrie esterne nel numero massimo di due (realizzate mediante grafica e/o immagini di plastico di studio). 

Criteri di valutazione

  • max 40 punti | originalità della proposta riguardante il pregio architettonico dell'idea progettuale dell'infrastruttura che contribuisca alla valorizzazione dell'area e che tenga conto dell'integrazione dell'opera nel contesto territoriale, archeologico, paesaggistico e urbanistico di riferimento, esplicitando gli aspetti compositivi anche in ragione al rapporto con la realtà locale e con il particolare ambito ambientale e paesaggistico dell'area. 
  • max 40 punti | qualità della proposta ideativa e progettuale che garantisca all'opera una ottimale organizzazione degli spazi dell'intera area, dell'ottimale connessione tra le stesse, ed una attenta analisi storica dei luoghi oggetto della riqualificazione ed in particolare della tipologia dei materiali aventi caratteristiche compatibili. 
  •  max 20 punti | valutazione tecnico economica dei costi di realizzazione e le loro congruità in relazione alla tipologia del sito archeologico. 

Premi

  • 1° classificato: 33.519,16 euro  
  • 2°, 3°, 4°, 5° classificato: 5.586,52 euro ciascuno

importi, intesi al netto di oneri previdenziali e I.V.A

Bando e documentazione
[ concorsiawn.it ]

Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.

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