Il Comune di Modena ha lanciato una selezione, aperta sia a professionisti che a fotografi amatoriali, finalizzata alla realizzazione di un progetto fotografico originale su un quartiere della città.
A cinquant'anni dalla famosa campagna fotografica di Paolo Monti sul centro storico (un fondo di oltre duemila immagini conservato presso la biblioteca civica d'arte e architettura Luigi Poletti), l'Assessorato alla Cultura riporta lo sguardo sui suoi quartieri per comporre nel tempo una mappa che racconti la città, lavorando sul duplice piano della storia urbana e delle media arts.
Il progetto Sguardi civici, partito lo scorso anno dal centro con "Paolo Monti e Modena / 1973-2023 - una città nelle fotografie di Paolo Monti, cinquant'anni dopo", prosegue con l'obiettivo di ricostruire e far conoscere la storia urbanistica e civica dei quartieri attraverso il finanziamento di indagini fotografiche sulla città contemporanea e la raccolta di foto di famiglia, con il coinvolgimento dei cittadini.
Quest'anno l'indagine si sposta nel quartiere di San Faustino. Realizzato all'inizio del '900 nella zona sud ovest di porta San Francesco, il quartiere residenziale rifletteva in parte le concezioni della città giardino popolari in quel periodo. Nel corso degli anni , rimangono alcune testimonianze di architettura razionalista, ma ben poche tracce del passato di un'area che per lungo tempo è rimasta caratterizzata dalla presenza di acque, anche di superficie (dette "i padugli") e da attività ad esse collegate (mulini, lavatoi...).
Sguardi civici - Call di fotografia urbana
Una Commissione composta da un funzionario dell'assessorato alla Cultura del Comune, da un curatore di fotografia di Fondazione Modena Arti Visive e da un esperto esterno selezioneranno un massimo di tre fotografi. I selezionati dovranno sviluppare un progetto fotografico originale composto da almeno 20 fotografie volto ad indagare uno o più dei seguenti aspetti del quartiere San Faustino:
- aspetto fisico: come appare il quartiere in termini di edifici, arredo urbano, spazi pubblici ecc, mostrandone le trasformazioni
- tessuto sociale: chi abita il quartiere e come lo vive
- edifici pubblici: scuole, polisportive, biblioteche, teatri, centri anziani, spazi di aggregazione, ecc, anche per sollecitare una riflessione sulla perdita di identità/visibilità degli edifici in relazione alla proprietà e tipologia di uso
- spazi aperti: parchi, aree verdi, parcheggi, ma anche spazi interclusi, di risulta, rimasti vuoti e non assegnati a usi specifici
- verde: spontaneo e progettato, privato e pubblico, curato e selvaggio, fruibile o non fruibile, isolato o continuo, per rappresentare le declinazioni della natura in città
I progetti fotografici dovranno provare a rappresentare il quartiere com'è oggi, integrando il lavoro di ricostruzione storica realizzato in parallelo dall'Assessorato a partire dalla selezione di immagini storiche e altro materiale proveniente dagli archivi cittadini che verranno riorganizzate e geolocalizzate in una piattaforma digitale civica.
Chi può partecipare
Il concorso è aperto ai fotografi professionisti e non professionisti e a chiunque sperimenti il linguaggio fotografico. È possibile partecipare sia in qualità di singolo fotografo che come collettivo/gruppo.
Modalità di partecipazione
Per partecipare compilare il form online allegando:
- curriculum artistico
- esperienze pregresse in progetti di fotografia urbana e etnografica
- conoscenza della città e radicamento sul territorio
- idea progetto fotografico
Premi
Per ciascuno dei fotografi selezionati è previsto un premio di 1.000 euro (lordi)
I progetti realizzati saranno pubblicati sulla piattaforma digitale civica del progetto ed esposti in una mostra sul quartiere San Faustino in programma nell'autunno 2024.
Cinque fotografie per ogni fotografo selezionato entreranno a far parte della collezione pubblica di fotografia sulla città del Comune di Modena, a seguito della sottoscrizione di accordo formale con l'autore.
Bando e informazioni
[ comune.modena.it ]
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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