La Città di Asti ha bandito un concorso di idee rivolto a architetti, ingegneri, paesaggisti e agronomi finalizzato alla realizzazione di un parco pubblico in memoria delle vittime astigiane da COVID-19 che prenderà il nome di "Bosco degli Astigiani".
Con una superficie di circa 50.000 mq (di proprietà dell'amministrazione comunale) la proposta, dal carattere innovativo, dovrà prevedere soluzioni paesaggistiche, vegetazionali, architettoniche e di arredo urbano che, pur nella loro specificità e originalità, facciano percepire ai fruitori gli spazi interessati come visivamente omogenei. Per quanto riguarda gli elementi di arredo, di dovrà optare per soluzioni orientate ai principi della bioarchitettura, del risparmio energetico e idrico, della prevenzione di ogni forma di inquinamento, sia esso acustico, dell'aria, delle acque o luminoso e di facile manutenzione e gestione.
Nello specifico, il progetto dovrà:
- preservare il più possibile l'andamento orografico del sito evitando sbancamenti o riporti del terreno
- preservare le essenze e le alberature esistenti, valorizzando l'area con nuove piantumazioni di specie autoctone caratteristiche del territorio
- ipotizzare sistemi che mascherino visivamente e acusticamente l'adiacente arteria autostradale
- creare spazi che favoriscano l'incontro, la sosta/relax e le relazioni dei frequentatori, percorsi pedonali e ciclabili, percorsi sensoriali e percorsi attrezzati per l'esercizio fisico all'aperto con assenza di barriere architettoniche e strutture di servizio removibili (servizi igienici, panchine, cestini portarifiuti, cartellonistica, ciabòt per gli attrezzi agricoli ecc..).
Il sistema di illuminazione dovrà essere alimentato attraverso fonti energetiche rinnovabili e dovrà essere pensata un'area per l'esposizione temporanea di opere d'arte.
Il progetto dovrà prevedere, inoltre, un nuovo accesso al Parco, dalla strada Valmorone, identificativo e dichiarativo della destinazione dell'area, con la previsione di limitati spazi a parcheggio unicamente per disabili e un'area didattica dedicata alla coltivazione del tartufo e un'altra dedicata alla coltivazione della vite.
Considerato che la città di Asti ha sottoscritto un Memorandum of Understanding (MoU) con diverse comunità della Repubblica Popolare Cinese e in particolare con Bazhong (regione Sichuan), Luzhou (regione Sichuan), Lvliang (regione Shanxi), Hefei (regione Anhui), distretto di Jianghan (città di Wuhan - regione Hubei), Lishui (provincia di Zhejiang) e il gemellaggio con Nanyang (regione Henan) è intenzione dell'Amministrazione comunale rafforzare il legame internazionale esistente tra Asti e tali comunità con l'inserimento all'interno della stessa area di alcuni richiami formali all'architettura e all'arte della cultura cinese.
Elaborati richiesti
- 2 tavole A0
- relazione tecnico-illustrativa + stima dei costi | A4
Criteri di valutazione
- Coerenza con il documento di indirizzo e con l'attuale andamento orografico del sito | fino a 20 punti
- Caratteristiche progettuali degli spazi pubblici e delle aree di servizio, delle attrezzature e dei percorsi, senza utilizzo di tecnologie invasive che determinino una trasformazione irreversibile del suolo e utilizzo di materiali ecocompatibili ed innovativi | fino a 15 punti
- Originalità della proposta per aspetti visivi, didattici, culturali e paesaggistici | fino a 15 punti
- Esecutività in lotti | fino a 15 punti
- Caratteristiche e tipologie delle essenze proposte e loro collocazione, in relazione alle alberature e agli arbusti esistenti | fino a 10 punti
- Economicità delle realizzazioni e della gestione dell'area | fino a 10 punti
- Coerenza con il principio di dedicare l'area in memoria delle vittime astigiane da COVID-19 | fino a 10 punti
- Valorizzazione del legame con la Repubblica Popolare Cinese | fino a 5 punti
Premi
- 1° classificato: 8.000 euro
- 2° classificato: 4.000 euro
- 3° classificato: 2.000 euro
Bando e documentazione
[ comune.asti.it ]
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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