Al via la terza edizione dell'Aipai Photo Contest, il concorso fotografico ideato e promosso dall'AIPAI ETS per raccontare e documentare l'industrial heritage italiano. L'iniziativa mira a mettere in luce la cultura dell'industria, la memoria del lavoro e il patrimonio architettonico, tecnologico e paesaggistico dell'archeologia industriale.
In palio ci sono tre premi da 1000 euro ciascuno, la pubblicazione sulla rivista "Patrimonio Industriale" e l'esposizione degli scatti vincitori, menzionati e selezionati in una mostra itinerante.
Attraverso il concorso fotografico, i promotori intendono sensibilizzare sulla fragilità e vulnerabilità del patrimonio industriale. Abbandono, trascuratezza e modernizzazione minacciano di cancellare per sempre questi preziosi testimoni del passato. È quindi cruciale preservare e valorizzare queste strutture, trasformandole in nuovi spazi dedicati alla cultura, all'arte e all'innovazione.
Gli interessati sono chiamati a realizzare un progetto fotografico su una delle seguenti macro aree tematiche:
- 01 macchine e cicli produttivi storici del patrimonio industriale,
- 02 città e territori dell'industria,
- 03 paesaggi della produzione,
- 04 infrastrutture e patrimonio urbano,
- 05 la costruzione per l'industria: innovazione tecnologica e sperimentazione di materiali, tecniche e procedimenti,
- 06 memoria dell'industria e del lavoro,
- 07 storia e cultura del lavoro,
- 08 conservazione restauro e recupero,
- 09 riuso e pratiche di rigenerazione,
- 10 immagini e comunicazione dell'industria,
- 11 turismo industriale: esperienze di fruizione e mobilità e mobilità,
- 12 pratiche di seconda vita del patrimonio archeologico industriale.
AIPAI Photo Contest è organizzato dall'Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale ETS in collaborazione con: DICEA - Università Sapienza di Roma, Do.co.mo.mo Italia, Ministero della Cultura - Segretariato generale - Ufficio UNESCO, Fondazione AEM (Milano), Fondazione ISEC (Sesto San Giovanni), Fondazione Maire Tecnimont (Roma), Fondazione musil (Brescia), RoMe Museum Exhibition e Rete Fotografia.
Nicola Bertellotti, vincitore AIPAI Photo Contest 2023 con il progetto Soft Machine. Nella foto Ice Base Ravenna
A chi si rivolge - quota di iscrizione
Il concorso è aperto a professionisti, amatori, studenti, raggruppamenti temporanei o permanenti, associazioni, senza limiti di età e nazionalità.
La quota di partecipazione è di 40euro, ridotta a 20euro per gli studenti che presenteranno un documento d'iscrizione al corso di studi.
Cosa presentare
Il regolamento invita a presentare un progetto fotografico e un breve descrizione (massimo 700 battute spazi inclusi) a cui dovrà essere allegata la didascalia. Non sono ammesse foto generate con AI.
La documentazione dovrà essere pervenire entro le 00.00 del 31 ottobre 2024, all'indirizzo mail info@patrimonioindustriale.it tramite link WeTransfer, allegando il modulo di iscrizione e la ricevuta di pagamento.
I premi
- al 1° Classificato: 1.000 euro per l'utilizzo delle immagini;
- Premio Speciale Appia Moderna e Industriale: un contratto d'opera con AIPAI del valore di 1.000 euro per realizzare una campagna fotografica dedicata al patrimonio moderno e industriale del sito candidato per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO "Via Appia. Regina Viarum";
- Premio Mecenati di Giovani Talenti: riservato agli under 35, propone un contratto d'opera del valore di 1.000 euro con la Fondazione MAIRE per realizzare una campagna fotografica dedicata al patrimonio storico e archivistico del gruppo MAIRE.
I 20 migliori scatti riceveranno una menzione speciale.
Le opere premiate e menzionate saranno esposte in una mostra itinerante e pubblicate in un numero monografico della rivista "Patrimonio Industriale".
Bando [patrimonioindustriale.it]
Deadline posticipata al 31 ottobre 2024
email: info@patrimonioindustriale.it
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
pubblicato il: