di Camilla Turchetti
Giovanni Minelli è nato a Bergamo il 15 dicembre 1976.
Studia a Brera all’Accademia di Belle Arti, nascono in questo periodo di formazione i primi progetti, in equilibrio sospeso tra arte e design industriale, pezzi unici presto esposti in gallerie d’arte contemporanea. Viene quindi invitato ad importanti mostre e fiere del settore.
Nei suoi progetti, coniuga le sue radici artistiche con le tecnologie e la ricerca tipiche dell’industrial design.
In una prima fase l’approccio del designer al progetto è prevalentemente artistico, espressivo, gestuale addirittura quasi pittorico. Solo in una seconda fase traduce tutto ciò in un progetto vero e proprio.
Nel 2004 crea una collezione di tavoli, tavolini, sedute, consolle e sgabelli realizzata completamente in acciaio inox lucidato a specchio, tutti pezzi con un carattere comune: le gambe curve, in torsione.
Gio Minelli chiama questa particolarissima collezione: “Anomalie”, è possibile visionarla e acquistarla nello showroom di TID in via Pordoi 8 a Baranzate, a due passi da Milano.
Sono state più cose, intrecciate tra loro, che hanno guidato la scelta del designer di rendere “anomali” degli oggetti comuni, utilizzati tutti i giorni.
Il designer artista, in primis, da un lato puramente estetico, si è ispirato al tubolare quadro, ovvero alle torsioni delle forme quadre, del famosissimo architetto canadese Frank Gehry noto per il suo approccio scultoreo alla progettazione, noto anche per essere stato l’apripista della corrente decostruttivista, oltre ad essere uno tra i più influenti architetti sulla scena internazionale.
In particolare Gio Minelli si è ispirato al lavoro eseguito dall’architetto a Bilbao, nella progettazione del Museo Guggenheim.
Per quanto riguarda l’intenzione dettata dalla mente e dal cuore dell’artista designer Gio Minelli, vi è un pensiero prevalentemente anticonformista nella scelta di creare quella particolare torsione nelle gambe di tutti i pezzi appartenenti alla collezione Anomalie.
Vi un’idea di ribellione ma ancor di più forse di “liberazione” e di “indipendenza” , vi è stata un’assidua ricerca di un gesto sull’oggetto, in questo caso le gambe, che tentano di liberarsi, salendo verso l’alto, sfondando addirittura il piano d’appoggio.
Ciò che ne scaturisce è un dinamismo perfetto, carico di eleganza ed essenzialità, e con una semplice armonia, Gio Minelli ha creato una collezione davvero unica.
Info: www.giominelli.com
Photo: courtesy Gio Minelli e TID
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