di Chiara Mattavelli
Artista giapponese, oggi trasferitasi a Milano, da anni contamina la grande arte occidentale con i miti della cultura manga nel solco della tendenza micro-Pop.
Il suo stile, del tutto originale e inconfondibile, mixa tra di loro le suggestioni provenienti dalla tradizione Pop con quelle della nuova arte Superflat di Murakami e dalle figure stilizzate di Nara Yoshimoto, con cui l’artista ha studiato in Giappone.
Super Flat è una teoria dell’arte contemporanea, elaborata da Murakami, che nasce dalla reinterpretazione pop della pittura “piatta”, l’assenza cioè di profondità prospettica, una delle espressioni più originali dell’arte tradizionale giapponese. L’estetica kawaii (che letteralmente significa carino, cool, cute), è invece un codice della cultura di massa che si nutre di Manga, film di animazione, moda e design, in cui si riconoscono soprattutto le nuove generazioni. Immagini semplici e riconoscibili.
Un’arte, quella di Tomoko, in continuo dialogo tra passato e presente, tra icone dell’arte tradizionale da una parte e dei brand più famosi dall’altra, che vengono introdotti con gusto tra l’ironia e la satira, diventando l’emblema del contemporaneo e della società dell’economia globale e dei consumi di massa.
La scelta dell’artista di rivisitare soggetti prelevati dal passato, e in particolare dalla storia dell’arte, è sempre caratterizzata dal desiderio di alleggerire e desacralizzare i riferimenti storici attraverso un linguaggio ironico e giocoso.
Ne è un esempio la serie dedicata alla Gioconda, dove l’immagine viene sempre più “corrotta” dallo sfondo che avanza, come se l’icona si facesse inconsistente e trasparente in rapporto allo spazio pittorico, alla pennellata, che diviene la vera protagonista; o Salomè, trasformata per l’occasione in una buffa icona pop la cui testa ci si presenta appoggiata su un piatto (lo stesso sul quale la donna si dice presenterà a Erode la testa del Battista); o la stessa Madonnina di Milano trasformata, incredibilmente, in una icona giovanile e superpop dove l’intera figura e gli elementi che la circondano sono messi in risalto dallo sfondo brillante e acceso.
E ancora, ecco i personaggi maschili misteriosamente tramutati dalla magia di Tomoko in altrettanti personaggi femminili: come San Gerolamo, erudito asceta immortalato da molti artisti in una caverna con i suoi libri, trasformarsi, in questa versione pop, in una qualsiasi ragazza di oggi, chiusa nella sua cameretta con smartphone e pc.
Tomoko può essere annoverata, senza alcun dubbio, tra i più interessanti esponenti del new pop nipponico e il suo linguaggio pittorico vale assolutamente la pena scoprirlo. Ne rimarrete affascinati!
INFO: Tomoko Nagao
PHOTO COURTESY: www.studiokiabai.com
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