di Chiara Mattavelli
Risale al ’99 il debutto della collezione Maòli,una collezione ispirata alle forme della natura, composta da una serie di complementi di arredo che, velocemente, si sono distinti sul mercato per personalità e coerenza e che gli hanno permesso, nel 2007, di aggiudicarsi il Good Design Award.
Interessante è senza alcun dubbio la lavorazione dell’alluminio, ottenuta attraverso gli scarti che arrivano in Madagascar da ogni parte del mondo: vecchi motori, pezzi di aereo, lattine, pentole e posate di ogni tipo.
I pezzi di recupero vengono quindi prima bonificati, lavorati e gettati nella sabbia attraverso il metodo della Staffa Matta che si usava in Europa circa quaranta anni fa. Un’antichissima tecnica che richiede tempo, pazienza e dove il lavoro dell’uomo risulta ancora essere l’assoluto protagonista; l’intero procedimento è infatti integralmente manuale. Alla fine del ciclo produttivo, i pezzi vengono poi levigati e spazzolati fino a raggiungere il caratteristico color argento che rende così particolare l’alluminio Maòli.
Il risultato finale? Oggetti unici le cui imperfezioni sulla superficie sono la loro caratteristica distintiva conferendo carattere ed unicità ad ogni singolo pezzo.
Presso lo showroom Spazio TID, alle porte di Milano, è possibile scoprire i numerosi oggetti targati Maòli. Dal vaso da fiori in allumino dalla forma conica, la cui texture della finitura conferisce carattere e valorizza l’artigianalità del prodotto; ai centrotavola dalle forme semplici e molto geometriche, la cui raffinatezza della colorazione unita alla superficie mai uguale e spesso irregolare, rende ogni singolo oggetto affascinante e mai banale.
Elencarli tutti è praticamente impossibile, vi aspettiamo quindi in via Pordoi, 8 a Baranzate oppure venite a dare un’occhiata al nostro shop online.
INFO/PHOTO COURTESY: Spazio TID e Maolì
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