Di Chiara Mattavelli
Cristian Sporzon, designer e architetto italiano, nato nella provincia brianzola culla del mobile artigianale, della ricerca e dell’innovazione tecnologica, inizia la sua carriera di architetto nella progettazione di punti vendita. È qui che scopre e si avvicina sempre più alla dimensione dell’interior design, rimettendo in gioco il suo background culturale e professionale per mescolarlo alla materia. Inizia così un nuovo percorso di studi, basato sull’analisi e sulla progettazione di oggetti ed elementi di arredo appartenenti alla vita di tutti i giorni. La sua passione per la materia ed il lavoro artigianale lo portano ad utilizzare spesso il legno, con il quale si “esercita” lasciandosi ispirare dalle sue enormi potenzialità. Pezzi unici dove linee e forme iniziano senza mai chiudersi, in un gioco ottico e tattile che tende all’infinito.
Come il tavolo 70s, presente presso lo showroom SpazioTID alle porte di Milano, nato dal desiderio di decostruire l’archetipo del tavolo: un piano a quattro gambe agli angoli.
Una profonda e attenta ricerca grafica e stilistica che lo porta a reinterpretare il concetto di tavolo nella sua classicità. Niente più schemi, spigoli, persino gli angoli si liberano delle gambe. Un vero e proprio percorso creativo che approda ad una forma innovativa e versatile.
Ispirato al cubismo, Cristian comincia con lo scomporre le parti che compongono il tavolo e a ricomporle in modo tale che gli angoli siano liberi e in grado di suscitare nell’osservatore una curiosità tale da portarlo a scoprire, attraverso il movimento attorno ad esso, i suoi molteplici aspetti. Il piano e le gambe possono inoltre assumere combinazioni differenti attraverso il mix di colori e materiali.
Un prodotto di design destinato ad un target elitario, attento all’estetica e all’originalità stilistica, ma senza mai trascurare la funzionalità.
INFO/PHOTO COURTESY: Cristian Sporzon
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