Venezia, tra fascino e problematiche progettuali
Il problema principale, quando si lavora a Venezia, consiste nel prestare molta attenzione al fenomeno dell’acqua alta, quindi nella ristrutturazione del locale è stato importante creare un concept legato al ridisegno del volume interno e sull’emozione che il cliente avventore avrebbe dovuto avere dopo la ristrutturazione. Il secondo problema è stato il budget stabilito dal committente, con la necessità di ottenere il massimo risultato con il minimo impegno economico; il terzo problema era invece legato all’orario di apertura, in quanto il locale apre molto presto al mattino per le colazioni e chiude molto tardi la notte per il dj set. I due architetti hanno lavorato su un “volume” interno con cime di canapa (le stesse che si vedono nell’attracco dei vaporetti ai pontili veneziani). Tra le cime e il solaio esistente sono stati posizionati i corpi illuminanti; questo per ottenere un risultato di luci e ombre che modificassero la percezione dello spazio durante l’arco della giornata. Per ovviare al problema dell’acqua alta le cime sono state posizionate sul soffitto e sulla parte alta delle murature perimetrali; le murature di fatto non sono state trattate con finiture particolari ma sono state dipinte semplicemente con il colore nero per far risaltare ancora una volta le cime.La scelta tecnica
Nel progetto del bar “Al Parlamento”, tra i candidati del Premio Codega 2014, sono stati utilizzati corpi illuminanti incassati nel controsoffitto con LED con temperatura di colore 3000K e apparecchi decorativi che ricordassero le lampare, tipiche lampade che si utilizzano nella laguna veneta per la pesca.pubblicato in data: