“Il digitale non ha ucciso lo spazio, ma ha cambiato totalmente il modo di progettarlo”…
Ad affermarlo è Carlo Ratti, noto architetto e docente al MIT di Boston, secondo il quale, al giorno d’oggi, fisico e digitale si stanno ricombinando in uno spazio ibrido, che va trasformato e ripensato utilizzando le nuove tecnologie Internet of Things e l’approccio del “design thinking”.
Per i progettisti si aprono quindi nuovi scenari, in cui l’architettura dialoga con i designer, i system integrator e i tecnici informatici, per la realizzazione di ambienti che siano prima di tutto piacevoli da vivere. L’occhio è puntato sul benessere e sul comfort della persona e sulla creazione di spazi collaborativi e di relazione (smart spaces).
Le parole chiave sono integrazione (di competenze, di tecnologie, di idee) e collaborazione (tra figure professionali differenti che devono essere specializzate – perché è la tecnologia stessa a richiederlo – ma allo stesso tempo devono sapere integrare altre soluzioni).
L’Internet of Things e l’integrazione rappresentano il cuore di ILLUMINOTRONICA 2018, la manifestazione di riferimento per la filiera dell’innovazione digitale in ambito Home, Urban e Building in programma il 29-30 novembre e l’1 dicembre 2018 a BolognaFiere.
Smart Retail, un campo di sperimentazione
Tra gli ambiti più interessanti individuati dall’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano nell’utilizzo di nuove tecnologie troviamo lo “Smart Retail”. Dai camerini dei negozi dotati di display e touch in grado di fornire informazioni in tempo reale e comprendere le preferenze dei clienti ai sensori capaci di raccogliere dati sull’ambiente circostante. Dall’illuminazione dinamica ai sistemi di videosorveglianza integrata, dal proximity marketing al video mapping, dal Li-Fi all’intelligenza artificiale… il settore Retail offre un campo in cui sperimentare le diverse tecnologie per venire incontro alle crescenti richieste dei retailer di raccogliere dati, ottimizzare processi, personalizzare prodotti/servizi e sviluppare advertising & commerce. Con l’obiettivo di un maggiore coinvolgimento emotivo dei consumatori e una forte identificazione nel brand. Per costruire esperienze di acquisto immersive, sensoriali e personalizzate…
Lo scorso 19 aprile, presso la sede associativa di Milano, Assodel ha organizzato un incontro dal titolo “Design & Retail” dedicato alle tecnologie e al design per l’illuminazione degli spazi di vendita. L’incontro ha visto la partecipazione di alcuni lighting designer di spicco, tra cui Marco Frascarolo di AIDI e Walter Lutzu di AILD, e alcune aziende di tecnologia, come Xicato e la start-up ToBe.
Ecco alcuni dei concetti emersi durante la discussione:
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Marco Frascarolo, Lighting Designer:
La luce è un elemento fondamentale di coesione tra architettura, arte e design. Non è più soltanto un “punto esclamativo” per valorizzare o accentuare un prodotto, ma un elemento immersivo in grado di imprimere una svolta nell’esperienza di acquisto del consumatore.
IoT (Internet of Things) significa connettere tutto in un’unica rete. Anche la luce (il corpo illuminante) diventa un elemento connesso ad altri chefanno parte dell’esperienza dello shopping (audio, dati ecc).
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Walter Lutzu, Lighting Designer:
Oggi è possibile trasformare un ambiente con la luce. Nel retail siamo di fronte a un crescente processo di spettacolarizzazione che vede lo spazio vendita trasformarsi in un palcoscenico in cui il cliente è l’attore. Attraverso l’uso sapiente di tecnologie, questo processo offre la possibilità di gestire scenari, di stimolare la curiosità verso un determinato prodotto, di cambiare facilmente un allestimento. Non soltanto attraverso la luce ma con tecnologie e soluzioni integrate. Si aprono così le porte a un vero e proprio “negozio fluido”, in cui diventa cruciale la conoscenza della tecnologia IoT.
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Francesco Paolo Russo, To Be:
Il Li-Fi, ovvero la Lighting Fidelity, è una frontiera tecnologica di grandi prospettive, primo passo per divenire punto di riferimento nodale all’interno di un network di relazione, per connettere i sentimenti della vita al mondo digitale, associare le emozioni alle risposte tecnologiche. La start-up italiana To Be è tra le avanguardie assolute a livello mondiale nel proporre il nuovo standard che vede la luce come strumento di comunicazione e trasmissione dati.
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Giovanni Marafelli, Xicato:
L’interconnessione tra luce e tecnologia si fa sempre più stretta, anche grazie alle soluzioni già in campo e al ruolo che può giocare l’Internet of Things. Xicato due anni fa ha lanciato un motto, oggi ancora valido: l’Internet of Lights. Siamo consapevoli che tutti noi viviamo vicino a una sorgente luminosa: se ogni punto luce ci potesse permettere lo scambio di dati si aprirebbe la possibilità di maggiori interconnessioni e scambio di informazioni tra gli oggetti.
Alcune delle nuove frontiere tecnologiche per il retail sono:
- Zigbee, Li-Fi, Bluetooth, BLE…
- Illuminazione dinamica
- Digital signage
- Sensori, display touch e intelligenza artificiale
- Sistemi audio e video (entertainment) per la spettacolarizzazione
- Software e app per la raccolta dati
- Sistemi di videosorveglianza e di energia integrati
Progettare con l’IoT
#designthinking #smartretail #smartspace sono concetti che sintetizzano in concreto il nuovo mercato dell’integrazione: segmento in forte espansione che vede nuovi player e nuove figure nate dalla fusione tra tecnologie hardware e software e dalla loro confluenza naturale nel mondo IoT.
Oggi esiste un filo conduttore che lega la tecnologia (basti pensare al ruolo strategico dei sensori) ai produttori di luce, domotica, sicurezza e multimedia, passando per il know-how e le esigenze dei professionisti (l’integratore ma anche il designer e lo specialista), che trasformano il flusso tecnologico della filiera in progetti e soluzioni concrete.
Proprio per questo motivo saranno temi portanti dell’edizione 2018 di ILLUMINOTRONICA, attraverso una serie di convegni e interventi mirati.
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