Di Eleonora Bosco
La rilettura, la reinterpretazione e il riuso di oggetti o parte di essi è un tema più che mai attuale nel design contemporaneo. Nuove identità vedono la luce dopo semplici operazioni di assemblaggio e unione.
L’idea, partorita dalla giovane designer Silvia Cassetta per la realizzazione della collezione di tavolini “Lira”, comincia proprio dal recupero di basi in pietra da segherie di marmo pugliesi. La semplicità delle linee e della costruzione, enfatizza il piano irregolare, intaccato e segnato. Il risultato è casuale e deriva da precisi tagli di lavorazione che i dischi rotanti diamantati effettuano per scolpire elementi diversi. Ciò che rimane è, quindi, una superficie disordinata, fatta di solchi, che acquista, però, un nuovo valore e una nuova interessante caratterizzazione.
Solchi, che come rimanda la parola stessa in latino “Lira” esprime proprio il concetto di taglio e graffiatura, peculiarità preziosa della collezione.
Il materiale si trasforma, così, in un protagonista raffinato e unico, messo ulteriormente in risalto dal contrasto con gli elementi strutturali in ferro.
Le dimensioni dei tavolini sono assolutamente adattabili ai comuni spazi abitativi: 90×45 cm con un’altezza di 45 cm. Si tratta, però, di misure di massima che possono variare e si modellano in relazione alla tipologia di piano di scarto recuperato dall’azienda.
Trattandosi di materiale piuttosto grezzo, può essere impiegato con facilità in ogni ambiente e per qualsiasi utilizzo.
L’affascinante mondo della designer Silvia Cassetta si aggiunge, così, di un nuovo delicato e creativo pezzo di arredo.
INFO: www.theinteriordesign.it/showroom-tid.php
PHOTO: courtesy Silvia Cassetta
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