Nel contesto della transizione ecologica che stiamo vivendo, anche il mondo dell’architettura si sta trasformando per essere sempre più sostenibile, non solo in campo residenziale, ma anche e soprattutto negli edifici a maggiore impatto come uffici, stazioni, aeroporti, musei, fino ad arrivare ai grandi impianti sportivi.
In quest’ultimo ambito uno dei principali esempi a cui guardare nel mondo degli stadi e degli edifici sportivi è la Climate Pledge Arena di Seattle, nello stato di Washington, frutto di una trasformazione ultimata nel 2021 che aveva come obiettivo quello di creare l’arena più sostenibile del mondo, con zero emissioni di carbonio, zero plastica monouso e zero rifiuti.
La storia della Climate Pledge Arena dal 1962 ad oggi
La Climate Pledge Arena nasce dalla riqualificazione della struttura originaria costruita nel 1962 su progetto dell’architetto statunitenste Paul Thiry in occasione dell’Esposizione Mondiale di quell’anno. Al termine della manifestazione fu acquistata dalla città di Seattle diventando un’arena polivalente che negli anni ha ospitato le squadre locali di basket e due finali NBA. L’edificio ha cambiato molte volte nome: Washington State Pavilion, Washington State Coliseum, Seattle Center Coliseum, fino al Key Arena, poi diventato Climate Pledge Arena per volontà di Amazon, che invece di dare – come prassi – il nome del main sponsor, ha lanciato una iniziativa insieme a Global Optimism scegliendo un nome che evocasse un futuro sostenibile.
La trasformazione della nuova Arena sostenibile
Futuro sostenibile concretizzato dal progetto di trasformazione dell’arena, disegnato dallo studio internazionale Populous e realizzato dall’Oak View Group. I lavori sono iniziati nel 2018 e sono stati completati nel 2021; la riqualificazione ha aumentato la capacità dell’arena, che oggi ospita partite di hockey su ghiaccio, basket e concerti.
Lo studio ha scelto di conservare il tetto originale, realizzando una struttura provvisoria di sostegno, mentre al di sotto è stata costruita la nuova arena. Seguendo i principi di costruzione circolare, il vetro, i montanti in acciaio delle finestre originali e gli elementi della facciata sono stati completamente riciclati.
Tra le caratteristiche che rendono l’arena di Seattle altamente sostenibile c’è il sistema di raccolta dell’acqua piovana per minimizzare l’impatto del processo di creazione della superficie del ghiaccio per le partite di hockey e la piantumazione di oltre 12.500 piante ed alberi per il verde urbano dell’area circostante.
Ogni watt di energia utilizzato dall’edificio proviene da fonti rinnovabili e i biglietti di ingresso sono progettati per includere il trasporto pubblico gratuito da e per l’arena. Anche le zone dedicate alla ristorazione seguono gli stessi principi: il cibo servito è sempre di provenienza locale e le porzioni non utilizzate vengono automaticamente donate alle associazioni di beneficenza locali.
Il contributo delle ceramiche Florim nel progetto
All’insegna della sostenibilità anche la scelta dei fornitori: Florim è stata selezionata per questo progetto come azienda certificata B Corp. I tavoli e i piani di lavoro dei lounge sono stati decorati con le lastre in gres porcellanato di Les Bijoux, Prexious e FLORIM stone. Mentre nella Moët & Chandon Impérial Lounge la pavimentazione è formata dalle superfici Ardoise, che ricorda un’ardesia a spacco. Il risultato è una qualificazione degli spazi moderni dell’arena e la creazione di un equilibrio tra elementi nuovi e di recupero, attraverso una materia dall’elevata qualità, durabilità e prestazioni.
FLORIM S.p.A. SB
via del Canaletto, 24, 41042
Fiorano Modenese MO
www.florim.com