di Eleonora Bosco
Il design Made in Italy è inconfondibile. Lineare, attento alle tradizioni, solido e versatile. Le sedie della collezione Gradisca ne sono certamente una dimostrazione. Ideate dal designer italiano Werther Toffoloni per l’azienda Billiani nel 2013, si caratterizzano per le loro forme concrete, vivaci e decise. La Billiani, forte di un lungo passato e di una maestria nell’utilizzo del legno, intraprende un ulteriore percorso e sperimenta un accostamento del tutto nuovo: inserire elementi imbottiti nella struttura delle sedie, fino ad ora poco utilizzato in azienda.
Il nome “Gradisca”, rimanda di colpo la mente ai gentiluomini di altri tempi e alle loro buone maniere, fantasticando su come la tradizione possa trasformarsi in stile. In realtà il riferimento è anche decisamente concreto, infatti prende il nome da un piccolo borgo, Gradisca d’Isonzo, da cui riflette l’intento di rimanere legato ad alcuni elementi del passato e della storia.
L’idea è di celebrare i valori di qualità eccellente con tecniche di produzione moderne, riuscire a trovare, quindi, un punto di raccordo tra ciò che era e ciò che potrà essere.
La varietà di colori e di essenze disponibili in commercio, la rendono appropriata per essere collocata sia in abitazioni private che in luoghi pubblici. La struttura è in legno massello di faggio con lo schienale e il sedile in multistrato tinto, laccato o laminato. Vi è anche la possibilità di acquistarlo nella versione imbottita e in due differenti larghezze di sedute da 42,5 cm e da 47 cm.
Il prezzo di mercato è assolutamente nella media, vista l’alta qualità delle materie prime e della lavorazione. La gamma di colori presenti permette, senza dubbio, di legare tonalità e finiture differenti nello stesso spazio creando così dinamismo e un immagine non banale. La poliedricità di questo oggetto lo rende intrigante e allo stesso tempo semplice nelle sue linee da poter essere utilizzato in molteplici contesti con altrettanti varianti.
Il design spesso non ha bisogno di eccessi.
INFO: http://www.billiani.it/new/it
PHOTO: Courtesy Billiani
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