di Eleonora Bosco
Il progetto per una nuova casa privata affrontato dagli architetti Henkin Irit e Shavit Zohar, doveva incontrare il gusto della città vecchia di Safed, in Israele, e l’innovazione di nuovi elementi d’arredo e sperimentazioni strutturali.
La sorprendente successione di piani dell’edificio, in totale cinque, pone un punto di partenza sulla disposizione degli ambienti e i rispettivi collegamenti fra loro. La verticalità è decisamente l’elemento maggiormente percepibile dopo aver varcato l’ingresso dell’abitazione.
L’attenzione dei progettisti è stata, soprattutto, creare uno spazio funzionale, nuovo e tradizionale. Due caratteristiche che possono sembrare in forte contraddizione fra loro ma che, in questo caso, non sono mai stati così complementari e simbiotici. Ritroviamo, infatti, materiali antichi come la pietra, impiegata nei muri e il legno. Entrambi sono accompagnati da cemento e acciaio che contribuiscono insieme al vetro a una visione dinamica, mai banale e molto ricercata.
Il complesso studio preliminare si è concentrato, infatti, a priori, con un analisi delle caratteristiche strutturali del luogo, sulle diversificazioni funzionali tipiche delle abitazioni israeliane e sulla varietà di materiali impiegati.
La scelta non è, perciò, casuale ma tende ad avvicinarsi alla tradizione locale inserendo archi e nicchie, ma con uno sguardo nuovo e originale.
Il piano terra è dedicato alla cucina, salone e zona pranzo. Al livello inferiore è presente la cantina e uno spazio ludico per i nipoti dei proprietari. Il livello medio è occupato da una camera per gli ospiti con bagno, mentre il piano superiore è stato dedicato a un’altra camera con bagno. Il livello più alto è riservato allo spazio esterno: un magnifico balcone, infatti,si affaccia su una suggestiva vista dei dintorni della città, in particolare sul monte Meron.
Il rapporto tra interno ed esterno è un tema su cui gli architetti si sono concentrati particolarmente, inserendo elementi vetrati che lasciassero intravedere porzioni di cielo, o grandi vetrate che fossero tutt’uno con l’ambiente privato. Il pubblico e privato sono stati interpretati in una nuova accezione, sinergica e inevitabilmente collegata.
Il forte movimento di passerelle e collegamenti creati all’interno dell’abitazione, suggeriscono una piacevole scoperta dell’appartamento che ha una metratura totale di 150 sqm.
Gli arredi inseriti sono essenziali, leggeri e danno l’idea di grande areosità. Magnifiche lampade precipitano per tutta la lunghezza totale tra un piano e l’altro. Si è costretti a tirare spesso il naso in su per incantarsi, nell’intreccio verticale sinuoso di muri e passaggi in continua trasformazione.
Fotografo: Assaf Pinchuk
Studio: www.henkinshavit.co.il
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