Un raffinato e complesso progetto illuminotecnico ha permesso alla Basilica Superiore di San Francesco di Assisi di splendere di nuova luce e di mostrarsi in tutta la sua bellezza artistica.
Il nuovo sistema illuminotecnico – progettato da Marco Frascarolo di FABERtechnica – ha visto il coinvolgimento di partner come Osram per gli apparecchi a LED, ILM Lighting per la ingegnerizzazione dei lampadari, l’ing. Gianni Drisaldi di Drisaldi Associati per il progetto degli impianti elettrici, CEAL luce e elettricità, general contractor degli impianti di illuminazione ed elettrico e Helvar per la gestione e il controllo dei sistemi di illuminazione e delle scenografie luminose.
I principali obiettivi del progetto tra i finalisti del Premio Codega 2015, sono stati: curare l’equilibrio delle luminanze tra superfici affrescate e architettura, per potenziare la qualità estetica e costruttiva degli spazi senza dimenticare il comfort visivo dei visitatori e le esigenze conservative delle opere, contenere e controllare i consumi energetici sul breve e lungo periodo.
L’impianto architettonico e gli affreschi giotteschi
Destinata a diventare cappella papale e poi uno dei santuari più venerati della cristianità e meta tutt’ora di pellegrini da tutto il mondo, la Basilica Superiore fu inaugurata nel 1253 da Papa Innocenzo IV. Cimabue diede il via alla grande impresa della decorazione pittorica delle pareti basilicali, lavorando nel transetto, nella crociera e nell’abside, ma fu Giotto con la sua scuola che nell’ultimo decennio del ‘200 dipinse le Storie di San Francesco nella navata, rivoluzionando definitivamente il modo di concepire lo spazio pittorico e le figure.
Un ciclo pittorico destinato a fare la storia della pittura moderna e che oggi sia dal punto conservativo che della fruizione può essere apprezzato ancora meglio grazie al nuovo progetto illuminotecnico.
Il concept illuminotecnico
Il progetto è stato curato da Marco Frascarolo insieme a Fra Mauro Gambetti e a Sergio Fusetti, rispettivamente Padre Custode e Conservatore del Sacro Convento di Assisi.
Data la rilevanza storico-artistica degli affreschi, il principale obiettivo è stato quello di migliorare le condizioni di conservazione impiegando sorgenti LED a luce calda e limitando i livelli di illuminamento medi sui cicli pittorici a 80 lux. Allo stesso tempo si sono voluti valorizzare al massimo attraverso la luce, sia le superfici pittoriche che le caratteristiche morfologiche e di spazialità dell’edificio, attraverso livelli di illuminamento e di uniformità ottimali e minimizzando l’impatto visivo degli apparecchi grazie alla dimensione contenuta delle sorgenti e al loro posizionamento, sfruttando ad esempio i piani orizzontali del ballatoio per l’installazione di barre LED non visibili dai visitatori. I lampadari, su richiesta della committenza, hanno mantenuto stessa morfologia e posizione, ma sono stati ottimizzati in relazione alla dimensione degli apparecchi e al controllo dei flussi luminosi, per ridurre i fenomeni di abbagliamento e gli angoli di puntamento lungo l’asse longitudinale della Basilica e migliorare così le condizione di comfort visivo.
Secondo e non meno importante obiettivo,il sparmio energetico soprattutto sul lungo periodo. Per questo si è scelto di utilizzare esclusivamente apparecchi con sorgenti LED di ultima generazione che permettono di abbattere sia i costi di manutenzione che i consumi e garantiscono qualità e stabilità cromatica nel tempo. La nuova tecnologia LED consente un elevato livello di customizzazione, grazie alle ottiche ottimizzate sulle geometrie interne e ai sistemi di regolarizzazione dei flussi e di stabilizzazione dei puntamenti degli apparecchi, calibrati sulle diverse zone della Basilica e in base ai suoi diversi usi.
Il sistema di gestione della luce
Il sistema di controllo dell’illuminazione sostituisce la luce solare ed è stato progettato per entrare in funzione solo in modalità notturna. Grazie al sistema curato da Helvar sono stati creati diversi scenari per differenti esigenze e funzioni, consentendo così di abbattere notevolmente i consumi in presenza di luce naturale, per un risparmio energetico stimato del 75% annuo.
I corpi illuminanti sono gestiti da un router Helvar – DIGIDIM ROUTER 905 – che attraverso i bus DALI agisce sugli apparecchi, controllati, sempre via DALI, da tre dimmer 458 a 4 canali. Sono stati previsti diversi livelli di dimmerazione, per cui è possibile regolare l’intensità luminosa delle sorgenti e richiamare vari scenari preimpostati. L’intervento Helvar ha contribuito notevolmente a raggiungere gli standard di risparmio energetico auspicati in fase progettuale e allo stesso tempo ha permesso, attraverso le scenografie luminose, di rafforzare l’impatto emozionale già molto forte all’interno della Basilica.
Credit progetto
Luogo: Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi
Light design e progetto impiantistico: Ing. Marco Frascarolo di FABERtechnica
Progetto impianti elettrici: Ing. Gianni Drisaldi di Drisaldi Associati
General contractor elettrico e illuminotecnico: CEAL luce e elettricità
Tempi di realizzazione: 2012-2015
Superficie d’intervento: 1230 mq
Crediti fotografici: FABERtechnica
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