Legno, verde e semplicità.
Sono queste le caratteristiche dominanti del progetto della Patio House a Gedera in Israele, realizzata da Irit Henkin, proprietario della casa, e dalla sua collega Zohar Shavit.
I 200 mq dell’abitazione si sviluppano a “ U “ su un unico piano intorno a un cortile centrale, ricordando la tradizionale organizzazione degli spazi domestici arabi. Cucina, sala da pranzo, camera dei bambini e camera dei genitori, infatti, sono i locali creati nella nuova ridistribuzione degli ambienti interni. Il tutto completato in tempi record, solo un mese.
Sia l’interno che l’esterno sono stati concepiti per creare un equilibrio unico tra natura e architettura, come parte integrante l’una dell’altra e quasi come reciproco prolungamento. La simbiosi perfetta.
La delimitazione fisica dei due ambienti è evidenziata, comunque, dalla presenza di alcuni corpi illuminanti che ne indicano il perimetro e da un elemento decorativo posto in posizione centrale e in asse con l’ingresso principale: un antico cavalletto in legno restaurato.
Ed è proprio il legno il protagonista principale nella Patio House; il design e l’architettura degli arredi utilizzati, infatti, rimandano a colori e materiali naturali. Dal pavimento, in parquet di rovere accuratamente selezionato, all’isola della cucina, il cui top è stato rifinito con legno di quercia.
L’ordine, la semplicità e la sintonia che traspare dall’osservazione di ogni singolo elemento dell’abitazione, fanno quasi dimenticare che coesistono pezzi di arredo recuperati dal mercatino delle pulci (lampade e sedie), dalla casa della nonna (cassapanca e libreria), intrisi di memoria, e da aziende come la Boochvalter, la cui produzione è prettamente ad uso industriale. Eppure il risultato è sorprendente, forti contrasti ma anche una grande uniformità.
Vecchio e nuovo, industriale e raffinato. Questo è lo stile creato dagli architetti che non sottovaluta, comunque, la funzionalità e l’accessibilità, anche da parte dei bambini.
L’artista Shiri Les e il fotografo Sharon Eliasi contribuiscono con le loro opere al completamento delle pareti nell’ingresso, sala da pranzo e cucina, creando quasi una finestra immaginaria verso l’esterno e sottolineando ancora una volta il forte connubio tra natura e architettura.
di Eleonora Bosco
INFO: www.henkinshavit.co.il
FOTO: Aviad Bar-Ness
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