La cinquecentesca chiesa di S.Paolo a Casale Monferrato (AL) è stata oggetto di un progetto di relamping a cura di Marco Palandella e Roberto Corradini, che ha valorizzato gli spazi liturgici e ottenuto un risparmio energetico pari al 60% rispetto al precedente impianto. La chiesa di S.Paolo, situata nel pieno centro storico di Casale Monferrato, fu eretta dai Barnabiti attorno al 1586. L’interno a croce greca contiene un ricco patrimonio di opere d’arte tra cui spiccano, tra gli altri, i lavori di Guglielmo Caccia, “il Moncalvo”, e di Francesco Van Casteel, mentre la navata laterale ospita la Cappella della Santa Casa della Vergine di Loreto risalente al XVII secolo.
Illuminazione a misura d’uomo e di liturgia
Il progetto di relamping dell’edificio è stato realizzato per ridurre i consumi di energia e creare un’illuminazione a misura d’uomo, dedicata alla liturgia e che valorizzi uno spazio dal valore prima di tutto simbolico. Un tempo i costruttori originali utilizzarono la luce naturale per esaltare le parti più importanti della chiesa (altare, ambone e battistero): oggi, quattrocento anni dopo, Reggiani, insieme ai progettisti, ha accettato la sfida di valorizzare, con la luce artificiale, gli stessi spazi, senza snaturarne la valenza.
Sono state rispettate quindi le raccomandazioni della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), che richiedono che l’illuminazione soddisfi le esigenze di celebrazione, non arrechi danno all’edificio né alle opere in esso contenute e consenta la fruizione turistica.
La celebrazione religiosa impone in primo luogo di creare la luce per la lettura del parroco, dei suoi coadiutori e dei fedeli. L’illuminazione del presbiterio deve consentire al celebrante lo svolgimento delle proprie funzioni e prevalere rispetto a quella dell’aula, al fine di concentrare l’attenzione dei fedeli sullo svolgimento della funzione.
Secondo obiettivo è il risalto delle opere d’arte presenti e dell’architettura della chiesa: la luce deve quindi guidare il fruitore occasionale alla scoperta della fisionomia religiosa del luogo, ponendo l’accento sui suoi elementi centrali. Speciale attenzione va posta all’illuminazione verso le volte che non deve essere di livello tale da danneggiare gli affreschi presenti.
Focus sui prodotti scelti
Per rispondere a tutte queste esigenze sono stati scelti i proiettori Yori con braccio snodabile articolato: il sistema di montaggio e il design li rendono ideali per l’installazione su cornicioni, mentre la flessibilità di puntamento e le ridotte dimensioni ne consentono l’inserimento in modo discreto all’interno dell’ambiente.
Nella chiesa di S.Paolo sono state utilizzate le versioni da 10W e 22W per creare l’illuminazione d’accento migliore per i diversi elementi artistico architetturali dell’edificio, valorizzati da un’elevata resa cromatica dei LED di ultima generazione impiegati (CRI>90).
Queste sorgenti luminose hanno permesso inoltre di ridurre al minimo i consumi energetici, sono infatti di 11,4W e 23,9W gli assorbimenti dei singoli apparecchi considerando anche il driver di alimentazione. L’effetto complessivo risulta efficace e gradevole; evita al massimo gli abbagliamenti, l’illuminazione di superfici verticali non necessarie e le ombre, in precedenza piuttosto marcate.
Credit progetto
Progetto: Chiesa di S.Paolo
Anno di completamento: 2015
Cliente: Chiesa ex Conventuale di San Paolo in Casale M.to (AL), Rettore – Can. Pier Paolo Busto
Lighting designer: Prof. Marco Palandella & Arch. Roberto Corradini – Casale M.to (AL)
Architetto: Arch. Luisa Papotti, Arch. Stefano Borghini
Altri contributi: Ufficio Beni Culturali e Arte Sacra Diocesi di Casale Monferrato: Responsabile – Sac. Renato Dalla Costa Geom. Alan Zavattaro Consulenza specialistica architettonica e storica: Arch. Raffaella Rolfo – Trino (VC) Impresa installatrice: Marco Guaschino Impianti Elettrici – Casale M.to (AL)
Fotografia: Marco Reggi
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